Nella CDA Talmassons FVG attualmente quarta nel Girone A di Serie A2 femminile c’è una giocatrice che sta costruendo una radiosa carriera, combinando talento e abnegazione, intelligenza e propensione all’apprendimento. Katja Eckl ha solo 20 anni, ma può già vantare un bagaglio costituito da quasi tre stagioni nel campionato cadetto, dove sta meritatamente legittimando uno status elevato per rendimento e considerazione. Non è solo questione di numeri, ma soprattutto di attitudine e contesto: la maniera in cui interpreta la prima, per calarsi nel secondo. È questo che rende speciale questa giovane centrale altoatesina, che si è raccontata in esclusiva ai nostri microfoni.
Ci racconti chi è Katja Eckl, cosa rappresenta per lei la pallavolo e quali sono state le principali tappe del suo percorso di crescita.
“Sono una ragazza determinata, piena di energia, aggressiva quando è in campo, ma nella quotidianità so essere anche molto semplice, solare e generosa. La pallavolo è la mia grande passione: mi accompagna da quando era piccola e ogni giorno diventa sempre più forte. È anche grazie alla mia esperienza all’SSV Bozen che mi sono innamorata di questo sport. Un altro step molto importante è stato quello all’Imoco Volley San Donà Conegliano, dove sono cresciuta tantissimo sia come giocatrice sia come persona. Infine, aggiungerei la prima volta in nazionale Under 21, con la convocazione e la partecipazione ai Mondiali“.
Quali sono le sue principali caratteristiche come centrale? C’è una giocatrice a cui si ispira per il suo ruolo?
“Non mi ispiro a una giocatrice in particolare, ma cerco di prendere il meglio dai centrali più forti al mondo. Sicuramente il muro è il fondamentale che mi caratterizza; tra i miei punti di forza ci sono anche la dinamicità e la velocità“.
È uno dei tanti talenti emersi in questi anni che si è formato nel settore giovanile dell’Imoco. Qual è, secondo lei, il segreto di questa realtà? Cosa le ha lasciato?
“I segreti di questa realtà sono il duro lavoro, la passione, la determinazione e la fiducia nel settore giovanile. Da questa esperienza mi porto dietro proprio la fiducia che ho ricevuto e che mi ha spinto a crescere e a voler migliorare sempre di più, nonché la grande passione che mi lega a questo sport“.
Dopo una bella parentesi a Martignacco, si è trasferita a Talmassons. Come mai ha scelto la CDA e cosa rappresenta per lei questa nuova tappa?
“Ho scelto la CDA perché è una società molto decisa e con obiettivi chiari. Perciò, quando mi è arrivata la loro proposta, l’ho accettato subito. Penso che questa tappa rappresenti un nuovo trampolino di lancio per la mia carriera“.
Si aspettava un avvio di stagione così positivo dalla sua squadra? Qual è, a suo avviso, il segreto del buon momento che state vivendo (6 vittorie di fila prima del ko con la capolista Perugia)?
“Sì, me l’aspettavo. Sono molto contenta del nostro percorso e dei risultati che stiamo ottenendo. Siamo una squadra affiatata e unita nel perseguire un unico obiettivo“.
Qual è il vostro obiettivo? Come vede il prosieguo della stagione?
“Prevedo un prosieguo della stagione positivo per noi. Per scaramanzia non dico qual è il nostro obiettivo, ma ci piacerebbe arrivare molto lontano“.
143 punti di cui 54 muri in 12 partite. Ma provando ad andare oltre alle sue statistiche, ha la percezione di essere una delle migliori centrali di questa prima porzione di campionato?
“In realtà, non ho questa percezione perché non mi sento ancora una giocatrice completa. Sono molto giovane e ho tante cose da imparare“.
Sembra che la qualità media della Serie A2 si sia elevata tantissimo e con essa la competitività. Lei che disputa il campionato cadetto da due anni e mezzo, cosa ne pensa?
“Il livello è sicuramente cresciuto. Le differenze che ho notato in queste stagioni sono legate al fatto che è aumentato il numero delle squadre che puntano a eccellere“.
La scorsa estate ha partecipato ai Mondiali Under 21 in Messico. Che esperienza è stata? Sono più i rimpianti per la sconfitta al tie break in finale o la gioia per essere arrivate sul podio?
“È stata un’esperienza molto bella e costruttiva per la mia carriera, che resterà sempre tra i miei ricordi. All’inizio c’è stato un po’ di rammarico per essere arrivate a un passo dalla vittoria, ma poi è prevalsa la gioia di essere le vicecampionesse del mondo“.
Ultima domanda dedicata al suo futuro: quali sono i suoi obiettivi?
“Sono tanti i sogni nel cassetto e gli obiettivi che mi sono posta per il futuro. Di sicuro, il più grande è di diventare una giocatrice di Serie A1“.
di Alessandro Garotta
