Non ci sono dubbi possibili: nella storia, ormai quasi decennale, dell’Allianz Milano in Superlega, quello di Matey Kaziyski è di gran lunga il nome più altisonante e l’acquisto di maggior valore. Forse, il segnale della volontà di un vero salto di qualità. E il campione bulgaro alimenta l’entusiasmo meneghino spiegando i motivi della sua scelta di firmare un contratto biennale: “Non è solo perché credo nel progetto, ma perché credo di poter dare qualcosa, partecipare e contribuire a far crescere questo progetto molto bello. Spero che vada ancora avanti e che riusciremo a raggiungere qualche obiettivo importante“. Niente proclami, però: “L’unica cosa che mi sento di promettere è di dare il massimo e fare il più possibile per far crescere la società sia in termini tecnici sia di rapporti con tutto quello che c’è intorno“.
Durante la conferenza stampa di presentazione, “KK” si è lanciato in un suggestivo paragone tra Milano e la Trento dei suoi esordi, nel lontano 2007: “Sì, mi pare che anche qui ci sia terra fertile per qualche successo, e spero che arrivi presto“. Di elementi in comune ce ne sono anche con l’Itas di oggi, primo fra tutti la presenza di tanti giovani in squadra: “Ma la Trento di adesso è il nucleo della nazionale italiana, è un gruppo molto importante e per loro il futuro è già adesso” sottolinea l’ex capitano.
Lo schiacciatore bulgaro è stato uno dei protagonisti di un mercato sempre più anticipato, che lo ha visto affrontare la fase decisiva della stagione sapendo già da tempo di essere in partenza, così come il compagno di squadra Srecko Lisinac e l’allenatore Angelo Lorenzetti. Ma Kaziyski evita ogni polemica: “Penso che siamo stati dei bravi professionisti. Sicuramente è una situazione che capita nella pallavolo, noi siamo tutti già molto esperti e tutto sommato non è così strano. Credo che non ci fosse niente di meglio che chiudere con una vittoria così importante“.
di Eugenio Peralta