Matey Kaziyski, in vista dell’ottava finale Play Off scudetto in maglia Itas, ricorda la prima finale nel 2008, quindici anni fa contro Piacenza, quando aveva 24 anni ed era al primo anno in Italia: “Quello che mi aveva entusiasmato era stata l’esplosione finle di gioia dei tifosi al palazzetto dello sport di Trento.“
“All’epoca ero giovane ma non inesperto, avevo già vinto uno scudetto in Russia. Però quello a Trento era il primo della società e abbastanza inaspettato, per questo fu più gratificante.“
Riguardo alla finale del 2009, sempre contro Piacenza ma in questo caso persa, invece Kaziyski continua: “Di quella partita ho ben chiari i punti finali del tie-break: eravamo avanti 13-11, poi fummo raggiunti e nell’ultimo punto ho ricevuto la battuta di Zlatanov un pò alta, e Grbic si è alzato ma non ha potuto rigiocare la palla con una mano“.
Nel 2010 la sconfitta contro Cuneo, ma subito riscattata l’anno successivo: “Era una rivincita che avevamo prepatato da un anno, abbiamo sfruttato al meglio l’occasione“.
Nel 2012, invece, è stata la finale contro la Lube di Zaytsev davanti a oltre 11mila spettatori: “La finale finì 22.20 al tie-break per la Lube, con gli arbitri che all’ultimo punto giudicarono erroneamente fuori una mia schiacciata, purtroppo non c’era ancora il videocheck. Tra noi dicevamo che probabilmente saremmo ancora in campo, tanto erano equilibrate le due squadre, se non ci fosse stato quell’errore arbitrale“.
Nel 2015, sempre contro Piacenza, Trento vinse al tie-break della quinta partita, con Raphael infortunato e, al suo posto, Jack Sintini appena guarito dal cancro: “In quella partita si creò una situazione impensabile, perfetta sopattutto perchè Jack fu nominato MVP. Fu emozionante“.
Infine, nel 2015, la finale contro Modena: “Fu una finale che vincemmo per 3-1 e forse non ce la aspttavamo così sbilanciata a nostro favore. Però ricordo che le singole partite erano state molto combatture: finali vere”.
Per quanto riguarda la finale di quest’anno contro la Lube Kaziyski conclude: “Credo che il problema principale sarà quello di gestire la pressione. E per quanto mi riguarda, anche la stanchezza comincia a farsi sentire“.
(Fonte: L’Adige)