Di Redazione
“Nemo propheta in patria“, dicevano i latini. Un detto che calza a pennello per Kim Yeon-Koung: a inizio stagione la star della pallavolo coreana si era ridotta (di molto) lo stipendio pur di tornare nel campionato di casa dopo 11 anni e vestire nuovamente la maglia delle Heungkuk Life Pink Spiders, per quella che sarebbe dovuta essere una cavalcata trionfale. Non è andata proprio così: la squadra di Incheon non è riuscita a rivincere il titolo nazionale conquistato nel 2019 e neppure la KOVO Cup, arrendendosi in entrambi i casi al GS Caltex. In mezzo una serie di incredibili colpi di sfortuna, dallo scandalo che ha portato alla sospensione delle gemelle Lee agli infortuni di Lucia Fresco, sostituita dalla brasiliana Bruna Moraes.
Malgrado un problema al dito accusato nel corso della serie finale, Kim ha provato fino all’ultimo a trascinare la sua squadra nella decisiva Gara 3: “Prima della partita – ha spiegato a The Spike – ho detto alle mie compagne che, se dovevamo perdere, avremmo dovuto farlo stringendo i denti fino alla fine. E tutte abbiamo fatto del nostro meglio, anche se non abbiamo avuto fortuna“. Ma i momenti di sconforto non sono mancati nel corso della stagione: “A un certo punto – confessa il capitano della nazionale – ho pensato solo che speravo che il campionato finisse presto“.
Quella disputata ieri da Kim potrebbe essere, a 33 anni, la sua ultima partita nella V-League, ma la schiacciatrice taglia corto: “In questo momento non sto affatto pensando al futuro. Ho intenzione di farlo con molta calma. Mi sono arrivate molte offerte nel corso della stagione, ma adesso che la stagione è finita ci penserò, in modo tranquillo e rilassato. Rifletterò in generale“. Nel mirino adesso ci sono le Olimpiadi di Tokyo: “Non credo di avere molto tempo per riposare, ma almeno una settimana o due di pausa voglio prendermele. Poi ci sarà la stagione internazionale da preparare“.
(fonte: The Spike)