La “battaglia” tra Nettuno e Aprilia finisce con 10 atlete sospese e una multa

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È finita davanti al Tribunale Federale della FIPAV la ‘querelle’ che ha visto protagoniste Pallavolo Nettuno e Pianeta Volley Aprilia TEA. A portare la questione davanti agli Organi di Giustizia Federale è stata la società di Nettuno dopo aver evidenziato una “condotta di rilevanza disciplinare ascrivibile ad alcune atlete” che, vincolate con stessa società, non hanno svolto in realtà attività agonistica con Nettuno per allenarsi invece con Aprilia.

Ascoltate nel corso del procedimento le ragazze hanno giustificato la propria scelta con problemi legati allo studio e alla concreta impossibilità di impegnarsi su un progetto quale quello di partecipazione ad un campionato di prima divisione, come prospettato dal sodalizio vincolante. A questo hanno anche aggiunto il fatto di aver ricevuto la convocazione da parte di Nettuno a mezzo di messaggistica whatsapp senza una formale lettera da parte del sodalizio.

Ragioni ritenute non sufficienti dal Tribunale Fderale che in sentenza scrive: “Tutte le atlete infatti hanno confermato di aver ricevuto una convocazione per la stagione 2024/25 a mezzo messaggistica whatsapp, come peraltro avvenuto anche in precedenza per tutte le comunicazioni afferenti l’attività agonistica. Tutte hanno altresì confermato di non aver aderito alla convocazione, motivando tale scelta con problemi di studio e con la precisa volontà di non svolgere attività agonistica, non potendo assumere impegni gravosi in termini di tempo e fatica, incompatibili con le proprie esigenze scolastiche e/o universitarie. Orbene, ritiene il Tribunale che nessuna delle eccezioni sollevate e sopra riportate possa spiegare efficacia scriminante rispetto alle violazioni disciplinari contestate. Quanto al carattere informale della convocazione, non vi è alcuna norma che sancisca e imponga particolari regole di forma e di comunicazione, rilevando solo – ai fini della validità ed efficacia della convocazione – che la stessa sia idonea allo scopo ed in grado di pervenire al destinatario”.

Da qui le pene: sospensioni dall’attività Fipavche variano tra i 2 e i 3 mesi per 10 atlete, mentre per l’undicesima l’iter è ancora in corso poiché, scrive il Tribunale Federale: “non vi è prova dell’avvenuta ricezione da parte dell’atleta in questione degli atti inviati dalla Procura, con particolare riferimento alla comunicazione di conclusione delle indagini ed al deferimento”.

Per la stessa questione c’è inoltre stato un procedimento parallelo che ha interessato la società Pianeta Volley Aprilia TEA. Al termine di questo iter il Tribunale ha deciso “di irrogare al Presidente dalla ASD Pianeta Volley Aprilia Tea la sanzione della sospensione da ogni attività federale per la durata di mesi 3 (tre)”; e “di irrogare alla ASD Pianeta Volley Aprilia Tea in persona del legale rapp.te p.t. la sanzione della multa di € 300,00 (trecento/00)”.

di Redazione

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