La fame dell’orso russo contro il coraçao dei campioni in carica

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Di Stefano Benzi

Il Sada Cruzeiro, nettamente schiantato dalla Lube Civitanova nella prima partita del mondiale per club in corso in Polonia, ha salvato la spedizione battendo con un 3-0 per la verità piuttosto secco (25-13, 32-30, 25-20) i padroni di casa dello Zaksa Kędzierzyn-Koźle che lascia così amaramente la competizione.

Per i brasiliani, detentori del titolo, è stata una grande dimostrazione di consistenza e di mezzi tecnici: una prestazione di gran lunga più vicina agli standard ormai noti del Sada Cruzeiro – di Belo Horizonte, Stato di Minas Gerais – rispetto a quella evidenziata con la Lube.

In Brasile alcuni giornalisti hanno criticato il fatto che il Cruzeiro sarebbe arrivato in Polonia con poco anticipo e troppo carico di lavoro per via di campionato nazionale e coppe continentale: o magari quella con la Lube è stata semplicemente una serata storta contro una squadra altrettanto grande. Indubbiamente il vero esame è adesso quello con lo Zenit Kazan che per non farsi mancare niente ha buttato nell’umido lo Skra Belchatow, che arrivava anch’esso da due vittorie con un 3-0 davvero combattuto solo nel primo parziale: 29-27 25-20, 25-16. Quella di giovedì sera è stata di gran lunga la miglior prestazione di Leon che ha dovuto scaldare il diesel prima di mettere in mostra le sue statistiche migliori, 20 punti dei quali 17 in salto, due a muro e un ace. Mikhaylov e Anderson rispettivamente con undici e dieci punti, hanno fatto il loro compitino. La chiave tattica della semifinale sarà sicuramente il tempo e il modo nel quale i brasiliani cercheranno di frenare Leon (nella foto in una pausa del match con lo Skra): l’andamento un po’ ondivago del cubano non consente di pensare che non sia lui il giocatore destinato a fare la differenza.

La squadra di Alekno fa paura, è sicuramente cresciuta molto nelle ultime due stagioni… “Siamo felici di giocare di nuovo contro il Sada Cruzeiro – dice con un mezzo sorriso il tecnico dei russi – per noi si presenta una grandissima opportunità”. Alekno non lo dice e può anche far finta di non ricordarlo, ma quella con la squadra di Belo Horizonte è una finale in anticipo, la stessa finale che lo Zenit perse lo scorso anno, 3-0, e l’anno prima, 3-1.

In Russia si dice che “l’orso quando ha fame è pericoloso”. Lo Zenit ha saltato pranzo e cena per due anni di fila. Fate voi…

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