Di Redazione
Cominciamo dalle buone notizie, che non sono molte in questo avvio di stagione per la Foppapedretti Bergamo: ma già il fatto di aver recuperato Miriam Sylla e Ofelia Malinov, che si mettono in mostra in campo pur con molte cautele, evidenzia un po’ di luce in fondo al tunnel. Il secondo set, giocato con grande carattere ma anche con molta efficacia dalle bergamasche è un altro segnale di reazione importante rispetto a un elettroencefalogramma apparentemente piatto visto fin qui. Non basta, non per battere una squadra solida e concreta come l’Imoco Conegliano, ma può essere sufficiente per resettare tutto e ricominciare il proprio campionato, annullando se possibile gli esiti di queste prime cinque disgraziate giornate.
Bergamo è una squadra ancora disperatamente alla ricerca di sé: i sussulti che ha, quasi sempre scatenati dall’amor proprio delle senatrici e in particolar modo di Paola Paggi sono pur sempre cenni di vita. Ma occorre altro. Quando Sylla e Malinov avranno recuperato la loro miglior condizione si potrà parlare di un rilancio e forse anche di un riscatto: fino ad allora, purtroppo, alle rossoblu tocca nascondersi nella buca.
L’Imoco gioca un eccellente primo set, concede troppo nel secondo per poi chiudere definitivamente qualsiasi discussione nel corso del terzo e del quarto set: non c’è partita. Quattro giocatrici in doppia cifra con De Kruijff particolarmente ispirata e cinque volte a muro e una Bricio implacabile (21 punti). Bene anche la Hill (19). I parziali del 3-1 finale (25-18, 22-25, 25-17, 25-19) per le venete spiegano che un set si può vincere o anche regalare… ma la Foppa deve risolvere i suoi problemi per rimettersi in modo. L’Imoco raggiunge Scandicci al vertice del campionato con cinque vittorie in altrettante partite. Bergamo desolatamente ultima a quota zero.