Di Redazione
Tutto pronto in casa Savino del Bene Scandicci per il rush finale di stagione. Le toscane sono attese da gara 1 dei Playoff Scudetto contro Casalmaggiore, sabato sera al PalaRadi di Cremona in diretta Rai Sport (ore 20.30). Carica e determinata Elitsa Vasileva, che intervistata da “La Nazione Firenze“, racconta del perché del suo ritorno in Italia.
È solare Elitsa. È felice perché sta vivendo un momento importante della sua vita. A livello professionale con la Savino Del Bene e, al tempo stesso, nella sua vita privata. Elitsa Vasileva – 28 anni, ne compirà 29 il 13 maggio – è pronta per la sfida che Scandicci disputerà sabato prossimo a Casalmaggiore in occasione dei quarti di finale playoff della serie A1 femminile di volley.
Domenica scorsa, la bella Elitsa era insieme ai ‘sirmaniaci’ di Perugia per assistere alla sfida tra gli umbri e Monza nell’andata di playoff della massima serie maschile. Sul parquet il fidanzato della schiacciatrice bulgara, Aleksandar Atanasijevic. Emozionata e felicissima per il successo 3-0 ottenuto dal suo ‘Ata’ e compagni.
Con Atanasijevic siete insieme da due anni: giocare a Scandicci le consente anche di stare più vicino al suo compagno. «Sì, sono felice di essere tornata in Italia e di avere la possibilità di stare più vicina al mio fidanzato, ma il nostro rapporto non è l’unico motivo della mia scelta».
La decisione è legata alla sfide sotto rete… «Assolutamente è così. Dopo aver giocato in Corea, Turchia, Brasile e Russia (gli ultimi tre anni ha giocato alla Dinamo Kazan ndr), ho compreso che il campionato italiano è davvero il più allenante e il più importante del mondo. Quello in cui si può crescere molto professionalmente. Un campionato in cui il pubblico segue con molta attenzione e affetto, come accade qui a Scandicci. Si sente un clima e un amore particolare che rappresenta molto per me».
Un campionato performante, ma in Champions la storia è diversa… «Purtroppo, in Champions, siamo usciti ai quarti. È un vero peccato, ma da sabato possiamo rifarci con la trasferta a Casalmaggiore. Siamo cariche e abbiamo un obiettivo importante da centrare».
Dopo Bergamo, la scelta di lasciare l’Italia. Perché? «Volevo confrontarmi con altre realtà, ma in Italia sono felice. Non c’entra il cibo, né altre cose fuori dalla pallavolo. Il mio lavoro è questo e sono a Scandicci per dare il massimo e ottenere grandi risultati con questi colori».