Di Redazione
Che sarebbe stata una battaglia non c’erano dubbi: che fin dalla prima delle possibili cinque sfide di semifinale Lube Civitanova e Azimut Modena si sarebbero affrontate con questo furore agonistico magari era meno probabile. Senza alcun pensiero al fittissimo calendario (che per Lube è anche di Champions League) né di gestione della fatica, cucinieri e modenesi si sono sfidati con una forza pazzesca e con grandissima foga. Partita magari tecnicamente a tratti non perfetta ma di gran lunga ripagata dall’agonismo che è stato davvero al 110%.
Modena recupera Sabbi che viene schierato fin dall’inizio con Nhapeth in banda insieme a Urnaut. La Lube si presenta con un Eurosuole che fa tremare le vene dei polsi: tutto esaurito e un chiasso da bolgia dantesca con uno spicchio ben visibile e anche ascoltabile di tifosi modenesi al seguito. Civitanova ha il merito di condurre tutto il primo set avanti, pur con qualche strattone di troppo: Modena non dà mai l’impressione di potere recuperare e Juantorena piazza i palloni decisivi fino al 25-22.
Poi Modena si sveglia: gli emiliani prendono subito un break, lo rinforzano, lo allungano, piazzano due muri paurosi ma è Bruno soprattutto a far girare la squadra a meraviglia: Lube per la prima volta davvero in difficoltà che va sotto addirittura di cinque punti. Alla Azimut basta non commettere disastri sui cambi palla e veleggiare fino al 25-21.
La reazione della Lube è rabbiosa: break di cinque punti in avvio, 5-0: Modena rimane stordita dai colpi di Juantorena e di Sander che cresce moltissimo sia nel volume che nell’efficacia del gioco. Modena perde tutta la confidenza e credibilità che aveva mostrato nella seconda frazione, male a muro, peggio in ricezione: la Lube in scioltezza chiude 25-16.
Sembra il colpo che precede il KO e invece Modena, con il carattere della squadra che non molla mai, viene risvegliata da Stoytchev e soprattutto da Bruno che prende per mano i suoi compagni di gioco e li accompagna fino al tie-break sul quale al termine del terzo set non avrebbe scommesso nessuno. L’errore della Lube è forse quello di aver pensato che il più era fatto, ma non è la prima volta che la squadra di Civitanova si addormenta sul più bello e procede a intermittenza. Il 25-21 di Modena che porta tutti al quinto set è un gran bel colpo di scena in una partita che offre scintille e promette fuochi d’artificio per le gare a venire.
Lube che nel tie-break è molto attenta a evitare errori inutili, Christenson e Bruno si sfidano alla pari, da grandi campioni: è una gara tattica che si gioca anche sulla forza del servizio. Il merito dei marchigiani è quello di sbagliare appena un pochino meno di Modena. Finisce 15-13 e in numeri dicono che se Civitanova si prende gara #1 le statistiche parlano di grande equilibrio: 24 punti di Sokolov e 18 di Juantorena dicono molto. Dall’altra parte 14 punti tanto per Ngapeth quanto per Mazzone ma con un sostanziale divario di efficienza (80% in attacco per l’italiano, che forse doveva essere coinvolto anche di più, 43% per il francese che riceve 28 alzate….). Nel quinto set Modena la gara l’ha persa proprio in attacco dove ha concesso troppo a una squadra che non ha sbagliato quasi niente.
E’ solo gara #1, il meglio deve ancora venire…
Cucine Lube Civitanova – Azimut Modena 3-2 (25-22, 21-25, 25-16, 21-25, 15-13)
Cucine Lube Civitanova: Christenson 1, Juantorena 18, Stankovic 7, Sokolov 24, Kovar 4, Cester 6, Sander 15, Grebennikov (L), Candellaro 6, Zhukouski 0, Marchisio 0. N.E. Milan, Casadei. All. Medei.
Azimut Modena: Mossa De Rezende 1, Ngapeth E. 14, Mazzone 14, Sabbi 16, Urnaut 7, Holt 10, Tosi (L), Rossini (L), Argenta 0, Penchev 0. N.E. Van Garderen, Bossi, Ngapeth S., Pinali. All. Stoytchev.
ARBITRI: Puecher, La Micela Sandro.
SPETTATORI – 3361
NOTE – durata set: 26′, 29′, 26′, 29′, 20′; tot: 130′.