La Lube vola a Berlino per la finale di Champions League

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Di Redazione

La Cucine Lube Civitanova è per il secondo anno consecutivo e per la terza volta nella sua storia in Finale di Champions League. Con il 3-0 rifilato allo Skra Belchatow nella Semifinale di ritorno giocata stasera di fronte agli oltre 3 mila dell’Eurosuole Forum i biancorossi hanno guadagnato il pass per la kermesse finale di Berlino (18 maggio) dove già aspetta lo Zenit Kazan che ha eliminato Perugia nel pomeriggio, per un vero e proprio remake dell’atto conclusivo di un anno fa.

La gara odierna ha visto una Cucine Lube subito determinata a chiudere il discorso con un super Juantorena in attacco (100% nel primo set, 80% nel secondo), Leal devastante al servizio (4 ace) e Stankovic MVP (10 punti, 100% in attacco, 2 muri).

Vinto il secondo set, coach De Giorgi lascia lentamente spazio al resto della rosa mentre Piazza cambia completamente squadra sin dal primo punto: ne viene fuori un set equilibrato vinto in volata dai cucinieri che restano così imbattuti in Champions League (10 su 10).

La partita

De Giorgi ripropone il consueto sestetto “europeo”, con Bruno-Sokolov, Simon-Stankovic, Juanotorena-Leal, Balaso libero. Piazza schiera Lomacz-Wlazly, Klos-Kochanowski, Ebadipour-Katic (quest’ultimo unica novità rispetto al match di andata nello starting six), Piechocki libero.

Subito Cucine Lube molto aggressiva al servizio: devastante in particolare il turno al servizio di Leal (3 ace consecutivi) che lancia i biancorossi sull’8-4. È il break già decisivo, i cucinieri sono molto determinati a provare a chiudere subito i conti e continuano a spingere sull’acceleratore dai nove metri: Juantorena (100% in attacco nel set con 6 punti) concretizza tutto in contrattacco (11-5) e Simon si impone a muro (14-8). Il set prosegue sullo stesso tema con lo Skra incapace di impensierire la Cucine Lube che continua a macinare il suo gioco allungando ancora il distacco fino al 25-15 finale. I biancorossi attaccano addirittura al 72% di squadra.

Nel secondo set la Cucine Lube prova di nuovo a forzare subito il ritmo (6-4 muro Stankovic) ma lo Skra è più continuo in cambio palla restando a -2 e fallendo la palla dell’aggancio murata da Juantorena (11-9). Ci pensa allora Simon a fermare i polacchi ancora a muro (12-9). Piazza tenta la carta del doppio cambio inserendo la diagonale Droszynski-Teppan per Lomacz-Wlazly ottenendo la parità sul muro di Ebadipour che ferma Sokolov (14-14) ma la Cucine Lube rimette subito il naso avanti con il primo tempo di Stankovic e il solito Leal al servizio (17-14). L’ultimo a mollare nello Skra è Ebadipour (ace del 17-16), Sokolov però mura il nuovo +3 (20-17), Stankovic si esalta sempre a muro (23-17) ed il capitano mette giù anche la palla che vale la finalissima di Berlino (25-20).

Nel terzo set i cucinieri lasciano in campo i titolari, mentre Piazza dà spazio al resto della rosa. Si va punto a punto complice un normale calo di tensione in campo biancorosso (10-10), c’è poi spazio per Kovar al posto di Juantorena e poi sul 13-13 per Massari al posto di Leal (anche Marchisio entra per Balaso), Simon ferma Wlazly (14-13). Lo Skra trova il primo break con Szalpuk al servizio (due ace e 19-22), Massari risponde dai nove metri (23-22), ancora Czarnowski guadagna dai nove metri la prima palla set (23-24). E’ il momento di Kovar: annulla due set ball, mura il 26-25 e il match si chiude su un errore dello Skra (27-25).

Hanno detto.

Fabio Giulianelli: “Che la Lube si ripeta non è un caso o perché magari c’è stato qualcosa di fortunato: fare otto finali, che se ne dica, è un risultato straordinario per una società che da sempre è ai vertici, che da sempre non partecipa ma è protagonista. Fare otto finali di seguito penso che sia un qualcosa di esaltante, qualcosa che si ripete, e il ripetersi vuole dire che abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Lo voglio rimarcare, perché noi vediamo che nel campionato e nelle coppe c’è un’alternanza delle squadre, invece la Lube è sempre lì. Faremo un’altra finale, saremo ancora noi i protagonisti, saremo ancora noi a viaggiare e a giocare queste partite. Noi con la nostra serietà e le nostre certezze siamo ancora lì, si parla sempre di Lube, vogliamo ancora a lungo far parlare di Lube. Un’azienda, un gruppo, una squadra che in ogni settore è protagonista. Otto finali valgono molto di più di un trofeo fine a sé stesso. Noi siamo lì e questa volta a Berlino sarà la nostra finale”.

Dragan Stankovic: “Un’altra finale di Champions League, la seconda di fila contro il Kazan. Oggi abbiamo lottato in campo per strappare il pass per Berlino, mettendo tutta la nostra concentrazione e forza per raggiungere l’obbiettivo. Sono molto orgoglioso si essere il capitano di questo team perché abbiamo carattere e giochiamo dando sempre il meglio in campo”.

Osmany Juantorena: “Abbiamo avuto un percorso difficile ma costante in questa competizione, dieci vittorie di fila e finalmente siamo a Berlino per giocare alle Super-Finals”.

Il tabellino

CUCINE LUBE CIVITANOVA – PGE SKRA BELCHATOW 3-0 (25-15, 25-20, 27-25)

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 10, Kovar 4, D’Hulst, Marchisio (l), Juantorena 12, Massari 3, Stankovic 10, Diamantini n.e., Leal 11, Cantagalli 1, Cester n.e., Simon 7, Bruno 2, Balaso (l). All. De Giorgi.

PGE SKRA BELCHATOW: Droszynski, Wlazly 11, Teppan, Klos 2, Kochanowski 2, Katic 4, Czarnowski 1, Milczarek (l) , Ebadipour 9, Szalpuk 6, Fiel Rodriguez 2, Lomac, Piechocki, Orczyk 3. All. Piazza.

ARBITRI: Cambrè (Bel); Szabo (Hun).

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia prepara la Final Four di Champions League. Lorenzetti: “Vogliamo essere protagonisti”

Champions League

Per la Sir Sicoma Monini Perugia si è aperta la settimana che porta alla Final Four di Champions League: nel prossimo week-end, da venerdì 16 a domenica 18 maggio, le quattro squadre finaliste scenderanno in campo per conquistare il prestigioso trofeo nella massima competizione per club a livello continentale.

Perugia prosegue il percorso di avvicinamento alla semifinale con doppie sedute: questa mattina la squadra ha lavorato in sala pesi con il preparatore atletico Sebastian Carotti e, nel pomeriggio, è stata impegnata sul taraflex per la consueta sessione di allenamento tecnico tattico, con la consapevolezza dell’altissimo livello che troveranno in queste Final Four, come sottolineato da coach Angelo Lorenzetti: "Bisogna pensare a quello che si fa e si vuole fare. Noi sappiamo del livello altissimo che andremo ad affrontare, sia tecnico sia soprattutto fisico, ma vogliamo essere protagonisti e soprattutto vogliamo centrare l’ingresso in finale".

Il focus del lavoro è ovviamente incentrato sull’avversario della semifinale di venerdì, l’Halkbank Ankara di coach Rado Stoytchev.
"Loro hanno avuto, per quel che riguarda il loro campionato, nel finale dei problemi fisici che li hanno estromessi dai play-off per il loro scudetto – ha aggiunto il tecnico bianconero -  Hanno avuto tempo e modo di recuperare; è una squadra che, soprattutto per quel che riguarda gli schiacciatori, ha molto talento e fisico. Noi li abbiamo incontrati due volte con alterne fortune e sappiamo della difficoltà soprattutto fisiche. A livello di battuta e di attacco di palla alta sono una squadra molto molto competitiva per noi".

Coach Lorenzetti ha espresso anche un parere sull’altra semifinale, in programma sabato 17 maggio, alle 14.45, in cui a contendersi il passaggio nella Finale della domenica saranno due squadre polacche: JSW Jastrzebski Wegiel di coach Marcelo Méndez e Aluron CMC Warta Zawiercie, guidata dal polacco Michał Winiarski.
"Le due squadre polacche arrivano in maniera diversa perché lo Zawiercie, ha fatto la finale scudetto e non ha potuto giocare con il suo opposto titolare, ne ha preso uno al momento e quindi dovrà rischierare l’opposto 'di riserva' e ha finito di giocare da pochissimo, quindi bisognerà vedere come riuscirà a recuperare energie, mentre Jastrzebski Wegiel, che secondo me potrebbe essere la squadra favorita, ha sì perso la finale 3° posto, ma combattendo contro una squadra come Varsavia che comune è arrivata seconda in regular season, quindi non si può parlare di un risultato 'a sorpresa'. E’ una squadra che anche questa fisicamente in battuta ha espresso sempre tanto; è una squadra che per la terza volta arriva alla fase finale di questa manifestazione, quindi la dice lunga sulle sue aspettative e sulle sue partite di questa manifestazione".

Il capitano Simone Giannelli ha inquadrato come la squadra arriva a questa Final Four.
"E’ sempre una cosa bella e non è mai scontato arrivare fino in fondo, noi giochiamo non per 'riscattarci', ma per andare avanti e giocare le partite che ci piacciono, per fare bene dove siamo contenti di essere. Noi siamo contenti di essere qua e di parlare di Champions League adesso".

A livello personale il capitano è molto chiaro sull’approccio mentale con cui si accinge a vivere questa Champions, unico trofeo che ancora manca nella storia del club bianconero.
"Non sono quello sportivo che è ossessionato dalla vittoria di un qualcosa che manca, ma cerco di godermi quello che arriva, mi sono conquistato l’opportunità di provare ad andare a giocarmela, quindi sono contentissimo, andrò a giocarmela, poi se arriverà sarò felice, se non arriverà sarò meno felice, ma l’ossessione non fa parte di me. Io cerco di fare il meglio, soprattutto cercherò di portare tutto quello che posso alla mia squadra in quelle partite lì, poi dopo ci sono gli avversari, c’è il campo, ci sono tante cose che sono di mezzo tra noi e il trofeo. Quindi ci presentiamo senza ossessione, con serenità, con calma e con la voglia di fare bene".

Il regista bianconero si è poi soffermato sui tifosi, sottolineando l’importanza della loro presenza in Polonia.
"C’è un sacco di gente che sta con noi, che ci fa sentire il loro supporto e spero di trovarli lì in Polonia! Ho sentito che verranno un bel po’ di persone, sono molto contento e li aspetto lì a Łódź!".

(fonte: Sir Sicoma Monini Perugia)