La Nef Osimo, il dg Valter Matassoli: "Non sono d’accordo con la scelta di chiudere il campionato, la Fipav non ha sentito nessuno"

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Di Redazione

Inizia a delinerasi il futuro del volley nostrano. E’ di mercoledì la decisione da parte della FIPAV di chiudere qui l’annata sportiva di tutto il volley, nazionale, regionale e territoriale. La Volley Libertas Osimo si interroga sul futuro del volley ed ha raccolto l’opinione del Dg giallorosso Valter Matassoli.

Ciao Valter, come giudichi la decisione della FIPAV?

“Non mi trovo affatto d’accordo con la decisione della FIPAV e sono molto amareggiato da tale epilogo. Prendendo questa decisione non si è ascoltata la “base” del movimento, ovvero tutte le società dalla A2 fino alla Terza Divisione Femminile che sono il motore del volley nazionale. Si poteva con calma elaborare un documento condiviso da portare in Federazione, invece si è deciso di far finire tutto, senza  minimamente tenere conto degli sforzi e dei sacrifici fatti dalle società in questa stagione. Questo poteva essere un periodo per riordinare le idee e ripartire insieme con un progetto nuovo per tutto il volley, partendo dal giovanile, invece si è deciso senza interpellare nessuno e soprattutto, ad oggi, senza una chiara linea per la ripartenza del futuro”.

Pensi che si poteva prendere un’altra strada?

“In questi giorni ci siamo consultati spesso in video conferenza e la nostra posizione è quella che si poteva discutere sull’idea di immaginare la stagione 2019-21, anziché 2019-2020, invece di annullare tutto. In maniera molto semplice, e capiamo che semplice non sarebbe stato, si poteva non annullare i risultati e le classifiche utili ad una ripartenza dei campionati nel 2021 e quindi bastava riprendere da dove si era interrotto, cioè Febbraio 2020, ed arrivare in fondo con le formule proposte dalle vecchie indizioni dei diversi campionati. Questo avrebbe permesso alle società di ripartire con calma, riproponendo o riformulando i programmi in essere adattandosi alla nuova situazione. Situazione magari proposta dalla Federazione stessa una volta valutate le osservazioni delle società”.

Invece la FIPAV ha preso un’altra decisione, di fatto eliminando l’intera annata sportiva.

“Non so cosa possono pensare le altre società ma con questa decisione possono crearsi scenari mai affrontati e di difficile valutazione. Mi domando se un contratto con uno sponsor in scadenza al 31 maggio 2020 potrebbe essere rescisso dallo stesso perché la società non rispetta gli accordi? Poi penso allo staff tecnico che è il vero motore di ogni società, specie quelle che lavorano molto con i giovani. Tutto finito, arrivederci e grazie senza riuscire a dire due parole per il futuro proprio a chi, di fatto, tiene in piedi dal punto di vista tecnico-pratico il movimento. Se invece fossimo stati in grado di proporre una “mezza idea” forse un po’ di ottimismo in più sarebbe stato trasmesso. Il bonus di 600 euro per i collaboratori sportivi è un palliativo, invece vedere un percorso di lavoro sarebbe stato meglio.

Questo lungo lasso di tempo (aprile 2020-gennaio 2021) avrebbe permesso di:

  • valutare l’allungamento dei contratti con gli sponsor
  • rivedere date per iscrizioni e tesseramenti
  • terminare in un mese le fasi finali dei campionati giovanili rispettando le fasce di età in itinere per ripartire con nuove proposte nel 2021, con formule più snelle eliminando concentramenti, fasi preliminari ed interlocutorie inutili
  • recuperare tornei giovanili marchigiani importanti annullati e rivalutare le coppe regionali (da svolgere entro il 2020) utili alla ripresa agonistica per arrivare a Gennaio e ripartire da dove ci si era fermati

In tutto questo tempo probabilmente si sarebbe stilato da parte di organi competenti un documento speciale per la tutela della salute di tutti: un documento completo e non un documento necessario di aggiornamenti come sta avvenendo ora con i decreti. Vorrei sapere se c’è ora un presidente pronto ad assumersi responsabilità per la stagione a venire. Sicuramente si obbietterà dicendo che annullando tutto si ricomincia come sempre dal 1° Settembre 2020: cioè si fa come in passato”.

Pensi che in così poco tempo le società riescano ad organizzarsi per questa ripartenza considerando un contesto così difficile?

“Quali e quante società saranno pronte in toto per quella data, considerando l’attuale situazione socio – economica che avrà ripercussioni non solo nel presente ma anche nel futuro dello sport come nella vita di tutti i giorni? Se le società non verranno tutelate, e se non saranno supportate economicamente, dubito seriamente che troveremo ai blocchi di partenza le stesse di questa stagione. Con l’annullamento si rischia di far rimanere tutto come prima. Siamo di fronte ad un contesto completamente differente e come penso, ad oggi, ci troveremo costretti a navigare a vista”.

(Fonte: comunicato stampa)

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