La "Pagellona" su Italia-Germania di Paolo Cozzi

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Di Paolo Cozzi

Premessa…. quando giocavo in Nazionale odiavo essere “giudicato” tramite pagelle, molto impersonali e spesso poco veritiere, perciò adesso che mi trovo dall’altra parte faccio davvero molta fatica.
Qualsiasi saranno le valutazioni, questi ragazzi sono in gamba e dei gran lavoratori, a loro vanno e andranno sempre e incondizionatamente il mio abbraccio e la mia stima.
Della partita di ieri salta all’occhio subito che manca continuità alla squadra, troppi alti e bassi che hanno spesso creato break a favore dei tedeschi. E anche nella fase punto possiamo e dobbiamo fare molto di più, sfruttando al meglio le occasioni che creiamo, magari giocando una palla meno estrema ma che permetta agli attaccanti di gestire e vedere al meglio il muro avversario.
Da rivedere anche la fase difensiva, una nazionale “operaia”come questa deve e può ottenere molto di più.
LANZA: il SuperPippo nazionale,dopo un set di rodaggio trova la nocciolina magica e veste panni forse a lui non abituali, ma che gli stanno decisamente bene, quelli da leader del gruppo. Pungente in battuta dove scava break importanti, preciso in attacco, soffre un po’ in ricezione ma senza mai dare l’idea di sbandare. Cala alla distanza ma c’è. Voto 7
GIANNELLI: il golden boy della nazionale parte lento, pulito ma molto scolastico. Poi si scioglie e comincia a far viaggiare i suoi attaccanti, sfruttando molto bene la verve di Mazzone e aiutando Vettori a rientrare in partita nel secondo set. Presente sotto rete con colpi di seconda, deve crescere a muro per supportare al meglio i centrali. Perde di precisione nel tie break dove sbanda insieme a tutto il sestetto. Voto 6
MAZZONE: il ragazzino che anni fa lasciava molti dubbi agli addetti ai lavori per via del suo atteggiamento, è cresciuto e dopo un avvio complicato si scioglie e mostra tutte le sue doti fisiche e tecniche permettendo a Giannelli di variare e ampliare le sue scelte. Cala alla distanza, ma il ragazzo c’è e deve diventare un terminale importante per questa squadra. Voto 6,5
VETTORI: partenza con il freno a mano tirato, e soprattutto una palla troppo veloce giocata con Giannelli. Appena la traiettoria si ammorbidisce un pelo trova un bel filotto in parallela che gli dà fiducia e tranquillità anche sulla diagonale, ma deve crescere sulle palle break. Ancora da registrare a muro, deve trovare nel corso del torneo maggior continuità. Cinque errori in battuta su dieci tentativi sono un macigno per la squadra. Voto 5,5
PIANO: 56% in attacco e due muri ma per un centrale spesso trascurato dal muro avversario è un po’ pochino. Meglio a muro, dove tocca tanto, ma su palla alta si fa aprire le mani da Grozer e Fromm un po’ troppe volte. In battuta è spesso sostituito da Spirito, ma ha una flot temibile che deve sfruttare meglio.
Da lui serve una presenza più forte dopo il 20. Voto 6- 
ANTONOV: all’esordio da titolare in una grande manifestazione, non mostra emozione e riesce a non farsi scardinare in ricezione, ma in attacco chiude con un deludente 38%. Molto bene in battuta, dove anche se non trova punti diretti tiene sotto pressione gli avversari costringendoli a palle scontate. Voto 6+
COLACI: i panzer tedeschi esplodono cannonate a tutto braccio, lui fa quello che può, ma di campo ne prende davvero tanto. Ma se vogliamo puntare al podio,serve un Colaci versione Trentino deluxe. Sempre preciso e ordinato nel gestire il secondo tocco. Voto 6+
BALASO: esordio europeo per il giovane talento patavino, la sensazione è che l’emozione un po gli abbia attanagliato le gambe, facendogli mancare un paio di difese facili, ma il ragazzo è forte e il ghiaccio ormai rotto. Voto 6+
RICCI: entra in un momento in cui la squadra è in difficoltà e viene un po’ travolto, ma tornerà utile nelle prossime partite. SV
SPIRITO: entra in battuta e crea scompiglio senza sbagliare, in attesa di vederlo all’opera nel suo ruolo, prova di notevole freddezza. Voto 6,5
BLENGINI: a metà del quarto set c’era la sensazione che il coach azzurro dopo la disastrosa WL avesse trovato la chiave per far esprimere questo gruppo, ma quando la squadra si è spenta non ha trovato la chiave per raddrizzarla. Buoni i cambi su Antonov e Piano, ma forse non avrei tolto Mazzone e avrei provato Sabbi nel quarto per eventualmente metterlo nel tie break. Ma siccome dal divano di casa sembra tutto facile, e la coperta in panchina è corta… fiducia al mister e voto sufficiente di stima.

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