Di Redazione
Si è svolto mercoledì 11 aprile, presso la gremitissima aula magna del Liceo Scientifico Morgagni di Roma, uno dei seminari in programma nell’ambito del “Volley Scuola – Trofeo Acea”. Il tema scelto dalla FIPAV Lazio in collaborazione con la Polizia di Stato (che proprio in questi giorni festeggia il 166° anniversario della fondazione) è stato quello del bullismo e del cyberbullismo.
A fare gli onori di casa è stata la Dirigente scolastica Paola Gasperini, mentre Alessandro Fidotti della FIPAV Lazio ha portato i saluti del Presidente Andrea Burlandi introducendo i relatori della Polizia Postale Fabrizio Abratis e Fabiano Curti. L’incontro, a cui hanno partecipato più di 300 ragazzi e ragazze della scuola superiore, è iniziato con la proiezione di un video in grado di sensibilizzare sul tema e introdurre l’intervento dei due uomini delle forze dell’ordine. Grazie allo sport – questo il messaggio fatto arrivare ai giovani – è possibile coniugare i valori educativi e di inclusione sociale sotto ogni forma, dicendo un forte “no” alla violenza in tutte le sue declinazioni.
Il seminario ha portato alla luce lo sconcertante fenomeno, ma anche i possibili antidoti come il ricorso all’applicazione “YouPol”, un’app innovativa scaricabile su smartphone e tablet, lanciata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il MIUR per fermare il fenomeno del bullismo e dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani, e agli strumenti giuridici che recentemente hanno tentato di porre un argine.
Le numerose domande rivolte ai due relatori hanno dimostrato la grande attenzione tra i giovani. Presente anche la professoressa Federica Guglielmi, responsabile scolastica del Morgagni per il bullismo e cyberbullismo. L’occasione ha anche permesso di parlare di campionati del mondo di pallavolo e della gara inaugurale del 9 settembre Italia-Giappone al Foro Italico. Fare sport significa divertirsi, ma anche rispettare le regole. Lo insegnano i campioni della Nazionale di pallavolo. Il segreto? Emularli nei loro gesti positivi. Per non usare scorciatoie e ottenere i risultati con il talento, l’allenamento, la forza di volontà, il rispetto dell’avversario, dell’arbitro e dei compagni di squadra. Nello sport come nella vita.
(Fonte: comunicato stampa)