Ci sono voluti cinque combattutissimi set per assegnare la medaglia di bronzo della Volleyball Nations League femminile 2024. Alla fine a mettersela al collo è stata la Polonia di Stefano Lavarini che ha superato il Brasile al tie-break.
Per le verdeoro un’altra sconfitta contro pronostico, dopo quella firmata Giappone in semifinale, che le vede salutare questa edizione addirittura giù dal podio dopo aver chiuso la fase preliminare in prima posizione e godere dei favori del pronostico in queste Finals di Bangkok. Per le Polacche si tratta del secondo bronzo consecutivo dopo quello conquistato lo scorso anno ad Arlington battendo gli Stati Uniti sempre in cinque set.
Al Brasile non è bastato il solito contributo di Gabi, top scorer del match con 22 punti, e neanche di Bergmann, assoluta protagonista del quarto set, che ha chiuso con 20 punti. In doppia cifra anche Carol (13) e Ana Cristina (10). Per la Polonia solita distribuzione perfetta di Wolosz: 21 di Lukasik, 20 di Stysiak, 13 di Czyrniańska in due set e mezzo, 11 della solita Korneluk strappa applausi (2 ace, 7 muri!!), 11 di Mędrzyk, 7 di grande sostanza di Jurczyk.
SESTETTI – Ze Roberto parte con Macris in regia opposta a Rosamaria, Gabi e Ana Cristina in posto 4, Carol e Thaisa coppia centrale, Nyeme libero. Lavarini risponde con le diagonali Wolosz-Stysiak e Medrzyk-Kukasik, al centro Korneluk e Jurczyk, Szczyglowska libero.
1° SET – Primo set combattuto, ma con il Brasile apparentemente in controllo (6-6, 9-6, 11-7). Nel finale, però, la Polonia si accende, sfrutta alla perfezione il turno in battuta piedi a terra di Korneluk e piazza un devastante parziale di 6 a 0, passando dall’essere sotto 14-11 a comandare 14-17.
Thaisa toglie la collega polacca dalla linea dei nove metri dando il là ad una autentica battaglia all’ultima difesa da una parte e dall’altra, con tanti recuperi al limite dell’impossibile, giocatrici che colpiscono in bagher sedute per terra e tante azioni che tolgono il fiato ai 10mila thailandesi presenti sugli spalti, così come a chi guarda il match in tv. Alla fine il primo set se lo aggiudicano le ragazze di Lavarini (21-25).
2° SET – Il copione sembra ripetersi nel set successivo: inizio in equilibrio (6-6), Brasile che si porta avanti 13-10, Lavarini costretto ad alzare la voce durante i timeout, reazione Polonia e contro sorpasso (13-14). Questa volta, però, le verdeoro non lasciano scappare via le avversarie ma sono loro a piazzare un contro parziale che le riporta avanti di tre (17-14) grazie ai colpi, e alle difese, di Gabi. Ovviamente non basta. Korneluk cancella Carol in muro a uno (19-19) e Stysiak rimette la freccia (19-20). La volata è tutta punto su punto, ma ora con l’inerzia dalla parte delle polacche (21-20). Altro giro dai nove metri di Korneluk, altro ace che pizzica la linea di fondo (23-21), altro timeout di un preoccupato Ze Roberto.
Arriva anche l’ace di Ana Cristina (23-23) e questa volta è Lavarini a fermare il gioco. Stysiak si guadagna il set point, Bergmann manda tutto ai vantaggi, poi altra fiera dei recuperi impossibili, vedere per credere quello di piede di Gabi. La numero 10 del Brasile sposta anche l’ago della bilancia (26-25), fallisce il successivo punto dell’1-1, ma il traguardo le sudamericane lo tagliano comunque per prime poche azioni dopo grazie all’errore in attacco di Medrzyk (28-26). Che partita!
3° SET – Nel terzo cambio di sceneggiatura? Macché. Korneluk stampa due muri in verticale trascinando subito le sue sullo 0-3; reazione del Brasile che ribalta tutto (5-3); altro contro parziale firmato Korneluk (altro ace) e tutto da rifare (6-6). Lavarini si gioca la carta Czyrniańska, grande protagonista del quarto di finale vinto contro la Turchia ma lasciata a 1 punto dalle azzurre in semifinale.
La schiacciatrice classe 2003 risponde subito presente e, dopo una lunga serie di azioni giocate punto su punto (8-8, 14-14), è un suo mani-out a valere prima il break di vantaggio per la Polonia (14-16) e poi anche il +3 (15-18) e il +4 (15-19) con un gran muro su Ana Cristina. Il Brasile si aggrappa ancora allo smisurato talento di Gabi, che per poco non abbatte Szczyglowska con una diagonale di brutale potenza, ma dall’altra parte a fare i numeri, tanto in attacco quanto in copertura, è ora Lukasik e alla Polonia tanto basta per andare avanti 2-1 nel computo dei set, chiudendo questo parziale con il punteggio di 21-25.
4° SET – Nel quarto set la squadra di Lavarini sembra voler chiudere i conti (3-6). La correlazione muro-difesa delle polacche si conferma fattore determinante in questo match e grazie proprio alla fase break il divario inizia presto a farsi più importante (5-10). Mai dare per sconfitte le sudamericane però: quando il gap si riduce a sole due lunghezze (9-11), Lavarini ferma immediatamente il gioco tentando di scuotere le sue giocatrici.
Tutto inutile: il 13-13 e il contro sorpasso (15-14) portano la firma di Bergmann. La rimonta rigenera le brasiliane che ora giocano davvero con il sangue agli occhi e scappano via (ace di Gabi per il 22-17). La Polonia non esce più dall’angolo, si va al tie-break.
5° SET – Il primo break lo trova la Polonia (3-5) con Jurczyk che vince una contesa aerea con Thaisa. Il vantaggio diventa poi di tre lunghezze (4-7) e addirittura di cinque (5-10) quando Ana Cristina va a schiantarsi sulle mani a muro di Czyrniańska. È questo il punto che di fatto decide questa finale. La Polonia controlla, vede il traguardo e lo taglia per prima (9-15) mettendosi al collo un altro bronzo dal grande peso specifico per Lavarini, il suo gruppo e tutta la Federazione polacca.
Brasile – Polonia 2-3
(21-25, 28-26, 21-25, 25-19, 9-15)
Brasile: Gabi 22, Bergmann 20, Carol 13, Ana Cristina 10, Thaisa 9, Rosamaria 5, Roberta 2, Macris 1, Kily 1, Nyeme (L), Diana, Pri Daroit, Natinha, Tainara. All. Ze Roberto.
Polonia: Lukasik 21, Stysiak 20, Czyrniańska 13, Korneluk 11, Mędrzyk 11, Jurczyk 7, Smarzek 3, Wołosz 1, Wenerska 1, Alagierska, Witkowska, Szczygłowska (L), Łysiak (L), Różański. All. Lavarini.
Arbitri: Myoi Sumie (JPN), Cesare Stefano (ITA).
Di Giuliano Bindoni