È la Polonia la prima finalista dei Campionati Europei maschili: al Palazzo dello Sport di Roma la nazionale di Nikola Grbic sconfigge il più grande dei suoi tabù, eliminando in semifinale la Slovenia (che l’aveva battuta nelle ultime due edizioni) e andando a giocarsi la medaglia d’oro per la prima volta dal 2009, quando ottenne la sua unica vittoria. Tra i momenti di svolta della partita c’è sicuramente l’infortunio alla caviglia occorso al palleggiatore Gregor Ropret sul 12-12 del terzo set: anche con il suo sostituto Uros Planinsic la Slovenia, sostenuta da un tifo rumoroso, continua a rendere la vita dura ai polacchi, particolarmente nervosi e fallosi, ma alla fine manca la sua terza finale consecutiva.
Partita equilibrata e combattuta ma tutt’altro che brillante, con due set letteralmente regalati a suon di errori (12 della Polonia nel primo, 13 della Slovenia nel secondo) e attacchi lontani dal loro massimo potenziale. La tensione la fa da padrona anche sotto forma di continue e plateali proteste nei confronti della coppia arbitrale Porvaznik–Vagni (incredibile che lo show personale di Kaczmarek gli sia costato “solo” un giallo). Si distingue la prestazione di Wilfredo Leon, che chiude con 25 punti all’attivo (47% in attacco e 3 muri), mentre dall’altra parte Cebulj e Urnaut sono gli ultimi ad arrendersi, ma le percentuali non sono quelle dei tempi migliori.
Ora la Polonia attende in finale la vincente tra Italia e Francia, che scenderanno in campo alle 21.15.
I SESTETTI – Grbic manda in campo Janusz in palleggio, Kaczmarek opposto, Kochanowski e Huber al centro, Leon e Sliwka schiacciatori e Zatorski come libero. Formazione tipo anche per la Slovenia, con Mozic opposto a Stern, Pajenk e Kozamernik centrali, Urnaut e Cebulj in posto 4, Kovacic libero.
1° SET – Scambio di cortesie iniziale tra Leon e Cebulj, poi un errore di Kaczmarek concede il primo vantaggio alla Slovenia (2-3), che tiene la testa avanti nel punto a punto. È comunque la Polonia a trovare il primo break con Kaczmarek (8-6), ma immediato arriva il pareggio a muro di Kozamernik (8-8). Riprende il testa a testa (11-10), ancora l’opposto firma il punto del 14-12 e Cretu chiama time out. Un errore di Huber ristabilisce la parità (16-16) e si continua all’insegna dell’equilibrio: pasticcio di Sliwka per il 21-22, Urnaut conferma il vantaggio (22-23). Huber sbaglia la battuta regalando il set point agli sloveni, poi anche Kochanowski manda out ed è 23-25.
2° SET – Parte ancora ben la Slovenia con Cebulj e Mozic (0-2). Alla Polonia in questa fase va tutto storto, anche una chiamata di challenge errata (1-3) che provoca infinite proteste; poi Cebulj infila due ace consecutivi (2-6) e Grbic è costretto al time out. Leon reagisce con un turno di servizio dei suoi, trascinando i polacchi al pareggio (6-6). C’è spazio pure per un involontario… corpo a corpo tra Sliwka e Cretu prima degli errori di Kozamernik e Cebulj che costringono il CT della Slovenia a fermare il gioco (12-9). Leon si scatena con due attacchi di fila (14-10) e firma anche l’ace del 17-12. Dal 20-15 la Slovenia si fa minacciosa grazie al muro di Pajenk e all’errore di Kaczmarek (20-18); Grbic chiama time out e il muro di Leon regala un nuovo break (23-19). Si chiude con la battuta out di Pajenk (25-21).
3° SET – Si ricomincia all’insegna del totale equilibrio: Kaczmarek (4-3) e Mozic (7-8) portano avanti le rispettive squadre, ma la situazione non si sblocca. Si arriva in perfetta parità sul 12-12, quando Ropret si fa male ricadendo da un muro e viene sostituito da Planinsic. La Polonia ne approfitta per siglare il primo break con un muro di Huber (14-12); Cretu ferma il gioco. L’errore di Mozic e l’attacco di Leon portano il punteggio sul 17-13 e costringono gli sloveni a un altro time out. Urnaut non si arrende e infila attacco e ace (17-15), ma la Polonia ristabilisce subito il distacco con Kochanowski (19-15) e allunga fino al 22-17 sull’errore di Cebulj. Set ormai indirizzato, lo chiude Sliwka alla seconda occasione (25-20).
4° SET – La Slovenia conferma ovviamente Planinsic, che si concede anche il lusso di un muro vincente prima dell’ace messo a segno da Mozic (3-5). Pareggia Kochanowski con un altro servizio vincente (6-6). Ricomincia il serratissimo punto a punto (7-8, 10-9), sbloccato solo da Leon con l’ace del 13-11 che spedisce gli sloveni al time out. Al rientro una “doppia” fischiata a Urnaut e un errore di Mozic prolungano la serie favorevole alla Polonia, che vola fino al 17-11 con Leon e Sliwka. Finita? Naturalmente no: Pajenk ci crede (17-13) e Urnaut e Cebulj ancora di più (18-15). Kaczmarek e Sliwka interrompono la rimonta con i muri del 21-15, ma il solito Cebulj non si arrende (22-19) e Urnaut tira fuori dal cilindro anche l’ace del meno 2. Alla fine però il mani out di Kaczmarek procura alla Polonia 4 match point ed è proprio l’opposto a trasformare il secondo (25-21).
Polonia-Slovenia 3-1 (23-25, 25-21, 25-20, 25-21)
Polonia: Popiwczak (L) ne, Kaczmarek 14, Kurek ne, Klos ne, Leon 25, Bednorz ne, Sliwka 10, Lomacz ne, Kochanowski 6, Semeniuk, Zatorski (L), Janusz, Fornal, Huber 10. All. Grbic.
Slovenia: Pajenk 7, Planinsic 1, Kozamernik 7, Toman (L) ne, Bracko ne, Stalekar ne, Koncilja ne, Kovacic (L), Stern ne, Ropret, Urnaut 10, Cebulj 15, Mozic 15, Mujanovic. All. Cretu.
Arbitri: Porvaznik (Slovacchia) e Vagni (Italia).
Note: Polonia: battute vincenti 3, battute sbagliate 22, attacco 46%, ricezione 43%-13%, muri 10, errori 32. Slovenia: battute vincenti 6, battute sbagliate 20, attacco 41%, ricezione 47%-21%, muri 7, errori 33.
di Eugenio Peralta