La posizione di Padova: "Contrari alle retrocessioni se basate solo sulla classifica finale"

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Di Redazione

In SuperLega, oltre alla Final Four di Coppa Italia, tiene ancora banco la vicenda legata alle retrocessioni. Pareri discordanti, tra i pro e i contro della nuova (ma vecchia) scelta delle retrocessioni, in cui emerge anche la posizione della Kioene Padova.

In una intervista del Gazzettino di Padova, firmata da Massimo Salmaso, al DS Stefano Santuz, è espresso il punto di vista della società patavina:

“E’ stato deciso che la SuperLega tornerà a dodici squadre, e su questa cosa sono d’accordo, per evitare molti turni infrasettimanali, poco affascinanti per il pubblico. Siamo invece totalmente contrari, e con noi ci sono Verona e Monza, al fatto della reintroduzione delle retrocessioni basata solamente sulla classifica finale. Credo che l’esperienza fatta con le franchigie, in questi anni, abbia permesso a molte società di investire sui giovani e di rafforzare le strutture societarie. Tornare all’antica, significa che molte società per evitare la retrocessione, investiranno i propri soldi solo su due o tre giocatori con l’obiettivo unico di rimanere in SuperLegaSono dell’avviso che chi ha molto soldi, li spende in ogni caso. Chi ne ha meno dovrebbe avere il vantaggio di poter investire sul proprio vivaio e sulla struttura, senza grossi stress. Come abbiamo fatto a Padova in questi anni. Senza strapagare giocatori mediocri. A chi dice che 14 squadre sono troppe, rispondo che si poteva essere già arrivati a 12. Era sufficiente applicare le regole che ci sono. Ma non c’è stata la forza di farlo».

IL DS della Kioene Padova, in merito al futuro, aggiunge: “Sarà costituita una Commissione che dovrà studiare le regole applicative di questa riforma. Mi auguro, e mi batterò per questo, che il criterio delle retrocessioni non sia basato solo sulla classifica finale dell’ultima stagione. Se fosse così, vorrebbe dire che abbiamo buttato via quattro anni in cui, molte società, hanno invece lavorato sfruttando al meglio la filosofia e lo spirito delle franchigie e della SuperLega. Certo, la posizione finale sarà importante ma ci vorranno anche altri elementi da valutare, magari istituendo una sorta di ranking”.

(Fonte: Il Gazzettino di Padova)

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