Di Redazione
Dopo le pesanti affermazioni del Direttore Sportivo della Lube, Giuseppe Cormio (leggi qui), giunge la risposta del diretto interessato: Bruno, dal ritiro con la Nazionale, ha infatti rilasciato una significativa intervista ad Alessandro Trebbi del Resto del Carlino (Modena). L’ex capitano dell’Azimut Modena ha così fornito la propria versione, ripercorrendo il percorso che ha portato alla firma con i marchigiani:
“C’è bisogno di fare chiarezza, perché è stata ed è una situazione molto delicata. Come ho già detto non c’era fiducia con l’allenatore a Modena. Sapendo che si stava muovendo per portare altri palleggiatori, ho pensato di cercare un ambiente dove essere sereno. Durante i play off è arrivata un’offerta dalla Lube, ma chiarisco di non essermi mai proposto, è stato un colloquio tra Lube e procuratore”.
Un percorso già stabilito, fino all’incredibile epilogo che portato all’esonero di Radostin Stoytchev:
“Ho parlato con Catia, dicendole che dovevo cercare una strada per stare bene, lei ha capito. Avevo offerte anche da Rio e Cruzeiro, ma sì, ho deciso di firmare a Civitanova, per continuare ad alti livelli, inseguire il sogno Champions e lavorare in ottica Tokyo 2020. Sì, dopo le semifinali e l’esonero di Stoytchev, mettendo insieme anche tutto l’affetto che ho per Modena, per Catia, gli striscioni dei tifosi: cose che mi hanno fatto ripensare alla situazione e a voler rimanere. Questo non perché la Lube non sia una grande opportunità, è un onore aver ricevuto la loro proposta, ma perché ho un legame così forte con Modena”.
Bruno è tuttavia consapevole della difficoltà generata con i due contratti firmati, e non esclude una permanenza alla Lube:
“Pensavo che la situazione si potesse risolvere con una trattativa, finora non è successo. In nessun modo ho voluto mancare di rispetto a nessuno: se non si trova un accordo onorerò il mio contratto e faro di tutto per la mia nuova squadra. Nulla però potrà cancellare il mio amore per Modena”