La schiacciatrice Diana Frankevych: “La mia testa e il mio cuore sono in Ucraina”

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Di Redazione

La stagione 2021-2022, per la giovane schiacciatrice Diana Frankevych, è la prima lontana dall’Ucraina: messasi in luce con l’SC Prometey, la scorsa estate la giocatrice classe 1999 ha spiccato il volo per la Francia per unirsi al Vandoeuvre Nancy. Si può ben immaginare l’angoscia con cui Diana sta vivendo in queste ore le drammatiche notizie provenienti dal suo paese: le sue compagne di squadra e lo staff hanno mostrato il loro sostegno scendendo in campo con i simboli e i colori della bandiera ucraina, ma anche con gesti più concreti, come una raccolta di beni di prima necessità a favore delle vittime della guerra.

Io e tutti gli ucraini – ha spiegato Frankevych a France Bleustiamo vivendo i peggiori momenti della nostra vita. Sono cose che non dovrebbero succedere nel ventunesimo secolo. L’Ucraina e i suoi abitanti non hanno mai voluto la guerra, siamo un popolo pacifico; purtroppo non è ciò che pensano le autorità russe, che hanno montato una guerra di disinformazione contro di noi. Sono veramente colpita e triste per questa ingiustizia“.

Putin voleva dividere gli ucraini – continua la schiacciatrice – invece ci ha riunito, e sono molto fiera di tutti quelli che combattono e del nostro presidente, che è diventato un leader e un eroe. Per quello che posso, con mio marito, cerco di aiutare economicamente l’esercito e le vittime della guerra, e di condividere notizie verificate per combattere la disinformazione russa. Sono in contatto costante con la mia famiglia, che vive a Vinnista, nella zona centro-occidentale: al momento è una città relativamente calma rispetto all’epicentro dell’attacco. I miei familiari non vogliono lasciare l’Ucraina, mio padre si è unito alla difesa della città ed è pronto ad aiutare i soldati“.

In questo momento – conclude Frankevych – è veramente difficile concentrarsi sulla pallavolo. Che io lo voglia o no, penso sempre alla guerra, alla salute dei miei cari e di tutti i miei connazionali. Sono qui, in totale sicurezza, ma la mia testa e il mio cuore sono in Ucraina. Però sono un’atleta professionista, è il mio lavoro, devo aiutare la mia squadra e fare ciò che ci si aspetta da me. Ringrazio la società, i tifosi e le mie compagne di squadra per il loro sostegno, è molto importante e lo apprezzo davvero“.

(fonte: Nouvelle France)

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Mercato Padova: in regia la novità Todorovic, in banda Held e forse Gardini

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Il nuovo palleggiatore titolare della Sonepar Padova per la stagione 2025/2026 sarà il serbo Vuk Todorovic, classe 1998 per 191 cm d'altezza. Mai stato prima in Italia, è reduce però da due stagioni in Polonia dove ha vestito le maglie di Czarni Radom e Cuprum Gorzów. A scriverlo sulle colonne de Il Mattino di Padova è il collega Diego Zilio.

Novità anche per quanto riguarda la seconda diagonale, che il prossimo anno dovrebbe essere formata dagli schiacciatori Davide Gardini, che tornerebbe a Padova dopo la stagione a Milano in cui non è riuscito a ritagliarsi il giusto spazio, e Tim Held.

Quest'ultimo, che proprio noi avevamo dato per certo a Trento, e in effetti così era, nell'ultima settimana avrebbe cambiato i suoi piani. Forse perché resosi conto che all'Itas sarebbe stato troppo chiuso dal duo titolare Michieletto-Lavia, deve aver preferito trovare un'altra squadra dove poter giocare di più dando continuità alla crescita individuale già espressa quest'anno a Taranto.

Scelta saggia per un giocatore giovane come lui, in linea con quanto ci aveva raccontato qualche tempo fa il ct azzurro Fefè De Giorgi: "Tra andare a giocare e andare in una big solo per allenarsi con gente forte, un giovane dovrebbe sempre scegliere di andare a giocare". Con Padova, a quanto ci risulta, il contratto sarebbe già stato firmato, dunque nel caso di Held a questo punto escluderemmo altri colpi di scena.

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