Di Redazione
Campione del mondo, vicecampione olimpica e, da oggi, due volte campione d’Europa. Non servono aggettivi per una Serbia che si conferma la nazionale più forte del continente vincendo anche l’edizione 2019 dei Campionati Europei femminili. Per riuscirci, però, Ognjenovic e compagne devono faticare fino all’ultimo contro un’indomabile Turchia e contro il pubblico infuocato della Ankara Sports Hall (13.040 spettatori, un record assoluto). La squadra di Giovanni Guidetti si arrende soltanto sul 3-2 (21-25, 25-21, 25-21, 22-25, 15-13) dopo essere stata avanti anche 6-9 nel set decisivo.
Per il tecnico modenese si conferma la maledizione delle finali europee: quarta medaglia d’argento in carriera, anche se sempre alla guida di nazionali sfavorite dal pronostico. Era così anche per la Turchia, arrivata in finale soffrendo (affannoso 3-2 negli ottavi contro la Croazia) e aiutata innegabilmente da una formula favorevole; ma dopo la strepitosa rimonta del quarto set, ottenuta grazie ai muri di Baladin ed Erdem e alle solite alchimie del coach italiano, le padrone di casa sembravano davvero avere il titolo in mano.
A trionfare, invece, è stata la maggiore esperienza di una Serbia insolitamente fallosa e orfana della miglior Boskovic (23 punti ma con il 35% e 7 errori), che però ha trovato risorse importanti in tutte le altre giocatrici: Brankica Mihajlovic (22) decisiva nel finale, Bianka Busa velenosa in battuta, Mina Popovic protagonista a muro (5 punti) e una Maja Ognjenovic ancora al top in palleggio. Alla Turchia, sempre straordinaria in ricezione e a muro, non sono bastate stavolta la classe di Eda Erdem e la grinta delle giocatrici entrate dalla panchina, da Karakurt a una rediviva Yilmaz.
Il podio europeo alla fine dice: Serbia, Turchia, Italia. Un risultato che non si discosta troppo dai pronostici della vigilia e che, distorsioni organizzative a parte, sembra rispecchiare abbastanza fedelmente i valori attuali del volley continentale.
1° SET – Atmosfera straordinaria alla Ankara Sports Hall grazie al tifo assordante dei 13.000 spettatori presenti. La Serbia non cambia rotta, confermando tutte le titolari, e anche Guidetti schiera lo stesso sestetto iniziale della semifinale (Karakurt solo in panchina). Boskovic si fa subito sentire in attacco (3-1) e Mihajlovic firma l’ace del 6-3, ma due errori rimettono in gioco la Turchia che pareggia con Boz (9-9). Nuovo tentativo serbo con i muri di Popovic e Boskovic (13-11) e nuova parità sul 13-13. Akman regala il primo vantaggio alle padrone di casa, poi va in battuta Naz e spacca il set: due ace per il 14-19, malgrado il time out chiamato da Terzic che prova anche a sostituire Mihajlovic con Milenkovic. La Serbia prova a rientrare in extremis con il servizio di Ognjenovic (20-22), ma Baladin ed Erdem con due gran muri portano la Turchia al set point: l’errore in battuta di Mihajlovic chiude il parziale sul 21-25.
2° SET – La reazione delle campionesse del mondo è micidiale: sul servizio di Boskovic arriva subito il 5-1. Popovic tiene nettamente avanti la Serbia (8-4) e Mihajlovic allunga sull’11-5 costringendo Guidetti al time out. La schiacciatrice serba appare in gran forma ed è determinante per il 15-9, anche se la Turchia non molla e prova a ricucire (16-12). Un altro ace di Boskovic sembra chiudere definitivamente i conti (20-14), ma con gli ingressi di Ozbay, Yilmaz ed Ercan le padrone di casa provano a recuperare: dal 22-16 al 22-19 con un errore proprio di Mihajlovic. Yilmaz mette a segno due punti consecutivi per il 23-21, Terzic deve fermare il gioco e al rientro in campo arrivano gli errori di Erdem e Yilmaz che chiudono il set (25-21).
3° SET – Di nuovo una grande partenza della Serbia, mentre la Turchia comincia a sbagliare troppo (4-2, 6-3). Dopo gli errori di Erdem e Ismailoglu per il 9-4 Guidetti cambia di nuovo tutto, chiamando in campo Ozbay, Ercan, Gunes e Yildirim. Scelte azzeccatissime: la centrale si fa subito sentire (10-7) e, dopo il nuovo tentativo di fuga della Serbia con il muro di Popovic (14-9), è proprio un’ottima Yildirim a riagganciare le rivali sul 15-15 con tre attacchi vincenti. Le serbe scappano di nuovo con Ognjenovic (17-15) e Boskovic (19-16), ma Ozbay a muro tiene a contatto la Turchia (19-18). Un fallo assai dubbio a rete e un ace di Veljkovic (22-18) rimandano avanti la Serbia, Popovic si procura 4 set point ed è lei stessa a chiudere (25-21).
4° SET – Guidetti si gioca anche la carta Karakurt, ma l’avvio di set è ancora nel segno di Popovic (3-1) e Boskovic firma l’ace del 6-4. La Turchia pareggia sull’8-8 proprio grazie alla giovane attaccante; la Serbia prova a scappare di nuovo sempre con Popovic (12-9), ma viene ripresa e superata dal servizio di Erdem (12-13). Serbia di nuovo avanti con l’errore di Karakurt (15-13), che poi si fa murare dalla nuova entrata Milenkovic per il 17-14. Finita? Assolutamente no: tre muri consecutivi di Gunes, Baladin e Boz valgono il pari e Gunes con un ace firma anche il 18-19. Busa risponde con un turno di battuta velenosissimo (21-19) ma Yilmaz e il muro di Baladin ribaltano ancora il risultato sul 21-23. Nel concitato finale Yilmaz si prende due match point e il muro vincente di Erdem (22-25) rimanda tutto al tie break.
5° SET – Turchia in trance agonistica e pubblico in delirio. Karakurt inaugura il tie break con una bomba, un’invasione serba e il primo tempo di Gunes regalano la fuga del 2-5. Rientra Milenkovic, ma Karakurt e Boz tengono avanti la Turchia (4-7) e al cambio di campo è 6-8. La Serbia non molla e, complice anche un rocambolesco punto in ricezione, ribalta il risultato: sul solito servizio di Busa (due ace) si passa dal 6-9 all’11-9. Boz risponde con un altro ace per l’11-11 e il finale è mozzafiato: sul 12-12 è Mihajlovic, con muro e attacco, a prendersi i due match point (14-12). Yilmaz annulla il primo, ma sul secondo è una sua invasione a rete a consegnare l’oro alla Serbia, malgrado il Challenge chiesto da Guidetti (15-13).
Serbia-Turchia 3-2 (21-25, 25-21, 25-21, 22-25, 15-13)
Serbia: Busa 7, Lazovic ne, Popovic M. 11, Mirkovic, Mihajlovic 22, Ognjenovic 4, Veljkovic 5, Pusic (L) ne, Bjelica 1, Aleksic ne, Popovic S. (L), Boskovic 23, Milenkovic 2, Blagojevic ne. All. Terzic.
Turchia: Akoz (L), Ozbay 1, Ercan 1, Akman 1, Baladin 11, Ismailoglu 2, Naz 3, Yilmaz 5, Boz 16, Erdem 9, Gunes 11, Sarioglu (L) ne, Yildirim 4, Karakurt 6. All. Guidetti.
Arbitri: Michlic (Polonia) e Vagni (Italia).
Note: Spettatori 13040. Serbia: battute vincenti 8, battute sbagliate 21, attacco 39%, ricezione 45%-24%, muri 15, errori 35. Turchia: battute vincenti 7, battute sbagliate 14, attacco 38%, ricezione 62%-40%, muri 16, errori 33.