La Serbia sul tetto del Mondo. L’Italia conquista la medaglia d’argento

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Di Redazione

Ci ha provato fino alla fine l’Italia di Davide Mazzanti, ma purtroppo non è bastato per avere la meglio sulla squadra campionessa d’Europa, la Serbia, che alla fine l’ha spuntata al tie brek, 12-15. Una medaglia d’argento che ha lo stesso il profumo dell’oro visto il bel percorso che la nazionale tricolore ha fatto fino ad oggi. Un risultato che fa ben sperare per il futuro, con un età media di 23 anni, le azzurre potranno tagliare tanti altri bei traguardi, in vista anche delle prossime Olimpiadi. Un applauso a tutte le ragazze italiane, che ci hanno messo anima e corpo, ma soprattutto cuore, in questo Mondiale.

Sul gradino più basso del podio è salita la Cina che nella finalina ha battuto l’Olanda 3-0 (25-22, 25-19, 25-14).

Starting Six Italia: Malinov, Chirichella (C), Danesi, Bosetti, Sylla Egonu, De Gennaro (L)

Starting Six Serbia: Busa, Mihajlovic, Ognjenovic (C), Veljkovic, Rasic, Boskovic, Popovic (L)

1° SET: Buono l’avvio delle azzurre che trovano in Danesi e Sylla le proprie armi vincenti portandosi subito sull’8-4  al primo time out tecnico. Al rientro in campo la Serbia prova a ridurre lo svantaggio (12-10) con Mihajlovic e Veljkovic, ma l’Italia è  brava a rimanere concentrata e a riportarsi sul +4 alla seconda sospensione, con il sedicesimo punto che arriva grazie ad un errore di Boskovic finora non pervenuta. Malinov torna a dar fiducia alla nostra “bomber” Egonu che non delude e ci porta sul 21-16 con coach Terzic costretto ad interrompere il gioco per evitare un allungo italiano. Tempo discrezionale che da i suoi frutti con le slave che tornano a difendere e con due veloci consecutive di Veljkovic si portano sul 22-19. Le ragazze di Mazzanti non ci stanno e grazie l’attacco di Sylla si va al cambio campo (25-21) con l’Italia avanti 1-0.

2° SET: Più equilibrato questo inizio di secondo parziale con le serbe entrare in campo con un atteggiamento completamente diverso, trovando in Mihajlovic la propria trascinatrice. L’ace di Boskovic permette alla propria squadra di portarsi sul + 2 (6-8) e di allungare sull’Italia. I troppi errori nella metà campo italiana, specialmente in ricezione, rendono il gioco azzurro troppo scontato e prevedibile, con la Serbia che allunga ulteriormente sul 9-13. Vantaggio che Boskovic e compagne sono brave ad incrementare al secondo time out tecnico (11-16). Divario troppo grande ed insormontabile per Chirichella e c. che non riescono più ad imporre il proprio gioco, complice una Serbia che si ricorda di essere Campione d’Europa. Il set si chiude sul 14-25 con Mihajlovic.

3° SET: Dimenticare in fretta il game precedente e ricominciare da zero, ed è proprio questo che la nazionale tricolore ha fatto. Resettato tutto si procede punto su punto fino al primo time out tecnico con l’Italia che riesce ad avere quel guizzo in più per portarsi sull’8-7 con l’attacco di Egonu. Si torna sul taraflex con la Serbia che rimette avanti la testa (10-11) con la palleggiatrice Ognjenovic brava a smarcare le proprie giocatrici, ma l’errore di Busa e tre punti di Egonu portano le ragazze “terribili” sul 16-13 alle seconda sospensione. Nuovo cambio di marcia per la Serbia che a suon di difese e di attacchi, azzera completamente in vantaggio azzurre, ribaltando la situazione a proprio favore sul +2 (19-21). Egonu e Danesi tornano a farsi valere sotto rete per un altro cambio di fronte (23-22), Sylla piazza un muro perentorio sul metro regalando il primo set point alla propria squadra, annullato da Mihajlovic. Ci pensa ancora Egonu a chiudere sul 25-23 e a riportare avanti l’Italia.

4° SET: Disastro Italia in questo inizio di quarto set che sembra una pecorella smarrita che vaga per il campo senza sapere dove andare. La Serbia ringrazia portandosi sul 2-8 con Boskovic che fa male alle azzurre. Rientro in campo e complici tre errori consecutivi delle balcaniche e un attacco di Bosetti, le azzurre tornano a farsi sotto riducendo lo svantaggio a -1 (8-9), ma purtroppo è un fuoco di paglia il recupero italiano, perché Mihajlovic torna in cattedra e riporta di prepotenza avanti la propria squadra che vola sull’11-16. Galvanizzate dal gioco vincente, le serbe non concedono più nulla chiudendo in scioltezza sul 19-25 riaprendo la partita. Si decide tutto il tie break.

5° SET: Punto a punto in questo ultimo e decisivo set con la nazionale tricolore che si porta avanti al cambio campo di una sola lunghezza (8-7) con l’attacco di Egonu. La Serbia non molla, vuole vincere e torna a pungere in attacco e a muro, prima con Boskovic poi con Rasic, portandosi sull’8-10. Break che risulta decisivo sul finale con le slave che riescono a mantenere il vantaggio (11-13) e a giocare con più cattiveria. Purtroppo per l’Italia, le ragazze di Terzic chiudono sul 12-15 e vincono la medaglia d’oro.

Italia – Serbia  2-3  (25-21, 14-25, 25-23, 19-25, 12-15)

ITALIA: Malinov 2, Danesi 9, Sylla 10, Egonu 33, Chirichella 3, Bosetti 14. Libero: De Gennaro. Cambi, Pietrini. N.e: Parrocchiale, Lubian, Fahr, Ortolani, Nwakalor (L). All. Mazzanti
SERBIA: Rasic 10, Boškovic 26, Busa 6, Veljkovic 10, Mihajlovic 19, Ognjenovic 8. Libero: Popovic. Stevanovic. N.e: Zivkovic, Malesevic, Pusic, Bjelica, Aleksic. All. Terzic
Arbitri: Mokry (Svk) e Rolf (Usa)
Spettatori: 11500. Durata Set: 25’, 23’, 26’, 25’, 17’.
Italia: a 4, bs 11, m 7, et 30.
Serbia: a 6, bs 10, m 10, et 24.

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