La Serie A femminile finisce qua. Scudetto non assegnato, nessuna retrocessione

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Di Redazione

Anche la Serie A femminile segue la linea della maschile: campionati definitivamente sospesi, anche se resta uno spiraglio per gli eventuali play off. Ad annunciarlo in streaming su LVF TV, dopo la consulta con i club, è stato Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile: “Chiederemo alla Federazione di dichiarare conclusa la stagione e dichiarare vincitrice della regular season l’Imoco Volley Conegliano. Lasciamo alla Fipav la decisione sull’assegnazione dello scudetto, ma chiediamo di non prevedere retrocessioni e applicare la classifica alla 19° giornata per definire la partecipazione alle competizioni europee“.

Un’ultima possibilità per riprendere a giocare, per quanto riguarda la A1, però esiste: “Nelle prossime settimane verificheremo, anche in base alle decisioni della CEV sulle Coppe europee, se si potrà rientrare in campo per concludere la stagione. 6 squadre si sono dette disponibili: Conegliano, Monza, Chieri, Novara e anche Bergamo e Brescia, la cui disponibilità mi ha colpito particolarmente“.

La Serie A2 è invece da considerarsi conclusa a tutti gli effetti, con la promozione in A1 delle prime due classificate della Pool Promozione (Delta Informatica TrentinoOmag S.Giovanni in Marignano) e nessuna retrocessione, salvo diversa decisione della Fipav. Alla Federazione sarà chiesto anche di non prevedere promozioni dalla Serie B1.

A meno di clamorose e a questo punto improbabili svolte, dunque, lo scudetto 2019-2020 non sarà assegnato, proprio come accadde (per tutt’altre ragioni) nel 2000-2001. Anche se Fabris, su questo punto, si è detto in disaccordo con la decisione dell’assemblea: “Se toccasse a me assegnerei lo scudetto a Conegliano“. Per la prossima stagione si profila un campionato a 16 squadre, con Conegliano, Busto Arsizio e Novara ammesse alle Champions League, Scandicci in CEV Cup e Monza in Challenge Cup.

Non avremmo mai voluto fare quest’assemblea – ha chiosato il presidente di Lega – perché siamo stati costretti ad affrontare una situazione che nessuno avrebbe mai pensato di vivere. Una tragedia che sta comportando drammi personali e una grave sofferenza economica, e che ci costringe a prendere decisioni gravi. Sono mancate le indicazioni delle autorità che avrebbero dovuto decidere, Coni e Fipav per la parte sportiva. Ciò non è avvenuto, per cui restiamo sospesi, corriamo il rischio che in alcune discipline sportive i titoli vengano assegnati e in altre no: questo non è giusto per lo sport in generale“.

(fonte: LVF TV)

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