Di Roberto Zucca
Il palcoscenico scelto è uno di quelli in cui le soddisfazioni non mancheranno. Meritarlo, nel suo caso, era solo una questione di tempo. Marco Falaschi vestirà nel prossimo anno la maglia della Cucine Lube Civitanova e l’annuncio è di quelli dati in pompa magna:
“È stata una trattativa molto rapida. Ho sentito Fefè De Giorgi e Beppe Cormio e nel giro di 48 ore ho firmato. È stata, se vogliamo, una scelta dettata sia dal nome che mi proponeva il progetto, sia dalla garanzia di assicurarmi una stagione in serenità dopo la situazione Covid-19 e la rivoluzione che porterà nei club, almeno per la prossima stagione”.
Con Siena un addio dato a malincuore?
“Assolutamente sì. Se non fosse successo tutto questo avrei voluto lottare per la promozione in Superlega assieme ai miei compagni. Io non sono uno che guarda la serie in cui gioca per dare un giudizio di merito complessivo. La A2 è stato un bel campionato, disputato insieme a un collettivo e in una società con i quali mi sono trovato molto bene”.
E poi Siena era Toscana. Era casa.
“Questo ha influito sulla decisione presa lo scorso anno quando ho deciso di scendere di categoria, ma non è stata una scelta dettata solo da quel fattore. Ho scelto per il progetto di Siena. E ho avuto dei feedback molto positivi anche in questi giorni, quando ho annunciato che avrei accettato la proposta di Civitanova”.
Alla Lube dovrebbe arrivare Luciano De Cecco. La spaventa fare il secondo?
“La paura non è un sentimento che mi abita in generale, e a maggior ragione in questa situazione. So molto bene dalle parole di Fefè quello che sarà il mio ruolo. E sarà quello di supportare il primo palleggiatore. Sarà un ruolo non inedito per me, nel senso che 18 anni fa lo facevo a Santa Croce con Bendandi come primo. Cambiano le prospettive, ma non gli obiettivi”.
Palleggiare per il dream team Lube a 33 anni è punto di arrivo?
“È uno stimolo più che un punto di arrivo. Sarà sicuramente esaltante poter far parte di quell’organico che rappresenta la squadra della Lube. Il mio lavoro in campo non cambia in base a chi ti ritrovi a disposizione. È solamente un motivo in più per giocare al loro livello”.
Nelle prossime settimane riprenderanno le attività individuali. Andrà già a Civitanova?
“Stiamo aspettando disposizioni in merito anche per capire come organizzarci. Nel frattempo io sono a casa a Santa Croce e continuo ad allenarmi per conto mio”.
Le posso chiedere che progetti ha per quest’estate senza volley?
“Ho finalmente comprato casa a Viareggio e vorrei iniziare a godermela. Ad arredarla, a viverla. È la casa nella quale vorrei andare a vivere stabilmente con Enrica (Merlo, n.d.r.)”.
Fiori d’arancio nel 2021, Falaschi?
“Duemilaventuno, ventidue, chissà. Per ora il progetto è quello di una vita sicuramente assieme!”