Di Roberto Zucca
Una gara due dei quarti così avvincente non si vedeva da un po’. E così le prime della classe saranno costrette a giocare una gara tre che si preannuncia potenzialmente ricco di colpi di scena. Come quello accaduto a Padova, dove la Kioene trascina in gara tre Trento con un poderoso 3-0. Incandescente è stato anche il palazzetto di Monza, dove Perugia si arrende dopo oltre due ore e cinque set stupendi. Niente da fare invece per Verona, sconfitta sul proprio campo da Civitanova in grande spolvero. Stessa sorte infine per Milano, che nel proprio buen retiro di Busto viene sconfitta da Modena in quattro set
Il top:
Finalmente la Modena che ci si aspettava da tanto tempo. Non è solo Zaytsev che fa comunque la sua gran figura stasera, ma tutto l’organico di Azimut porta a casa un successo importante e ottiene una semifinale in gara due contro tutti i pronostici. Brilla Christenson, con una prova da fuoriclasse assoluto, ottenuta architettando un gioco degno del migliore spettacolo sulle bande, nella quale spicca un Urnaut sopra le righe e sopra qualsiasi muro e un Bednorz nettamente in ripresa dopo alcuni turni tra luci e ombre. Bene anche Mazzone, ma se Velasco dovesse sfruttare il potenziale di Anzani in semifinale potrebbe davvero rappresentare una minaccia per chiunque. Questa Modena può far male.
Padova, pronta per una bellissima bella. La Kioene è tutta in piedi alle 19:40, quando l’ultima palla chiusa contro Trento diventa realtà. Tre set a zero con Padova gioca tutto quello che ha, e anche di più come dice Torres ai microfoni Rai. Proprio lui brilla nel firmamento, mettendo a terra 11 palloni importanti, diretto da uno spettacolare Travica che come sempre illumina il centro con Polo e Volpato, autori dell’ennesima prova eccellente. Benissimo anche Louati in grado di sorprendere spesso la difesa di Trento con un gioco estroso e concreto. E adesso la pressione è tutta di Trento, che per strappare il pass per la semifinale dovrà dare tutto che ha.
Monza vola alto con Orduna leader. L’argentino è la solita furia e spettacolarizza il gioco di Vero Volley. Lo fa giocando una grande gara e rimandando al mittente la semifinale che si giocherà sabato a Perugia. Chi si porta a casa il titolo di best player of the show sono i soliti Dzavoronok e Plotnytskyi, vere pedine fondamentali di questa annata monzese, che rimangono i punti fermi del presente e come dichiarato da Marzari ieri, anche del futuro. Fondamentale il loro contributo nei set vinti da Monza, con un tie break giocato sul filo del rasoio e con 50 punti totali realizzati dai due martelli monzesi. Grande prova anche di Yosifov che mette a segno 11 colpi degni di un grande atleta che a Monza pare aver trovato una sua dimensione. E adesso, in gara tre ci sarà da divertirsi.
Civitanova aggredisce Verona e strappa il bottino. E’ una serata molto marchigiano-cubana quella andata in onda ieri sera contro la Calzedonia. Un enorme contributo dato da Simon, Juantorena e Leal e condito da una prova ovviamente magistrale di sua maestà Sokolov. La Lube fa valere la sua supremazia e piazza alla lunga i break che le permettono di volare in semifinale. Decisiva anche il buon contributo di Cester. Ed ora Civitanova rientra in corsa per la principale pretendente al tricolore. Sarà l’anno giusto?
Il flop:
Perugia nervosa pensa troppo al dopo. L’atteggiamento forse è quello di chi si sente già qualificata. Molti errori, molto nervosismo e una partita più subìta che giocata. Il solito Leon da 23 sigilli non basta e un Atanasijevic troppo impegnato a risolvere le solite magagne sotto rete finisce nella rete di chi, come Monza, punta sulla strategia e sulle debolezze avversarie, che mai come stasera mostra il proprio fianco. In gara tre necessaria non solo la forza dell’individuo ma la consapevolezza dell’essere un grande gruppo.
Trento non è lucida. Preoccupano le condizioni di Kovacevic ma Trento non gioca una partita brillante quanto il suo potenziale. Lorenzetti le prova tutte, compreso l’ingresso di Nelli per dare respiro ad un non perfetto Vettori. Russell salva spesso l’attacco in una serata in cui il gruppo di Padova e l’assenza della banda serba si sentono come non mai. Ed ora testa a gara tre dove la pressione si sente, eccome!
Verona perde il treno e si ridimensiona per il prossimo anno? Non basta un Boyer che tocca i 20 punti e un Kaziyski molto determinato. Calzedonia esce dai playoff in una partita che rispecchia l’intero andamento della stagione. Convinta solo in alcuni frangenti, scontata sul piano della regia e incapace di guardare oltre il muro delle proprie potenzialità. Per il prossimo anno forse tutti questi campioni sono tanti per le ambizioni di una Calzedonia che vuole ridimensionarsi ed essere qualcosa di più concreto, non più a cavallo tra una pretendente al tricolore e una squadra senza pretese. Chissà…
Per Milano finisce una bellissima stagione. Le certezze si chiamano Abdel Aziz e Clevenot. La scommessa è questo Sbertoli che ha diretto per tutto l’anno un gruppo che merita complessivamente una riconferma. Peccato il non aver ottenuto gara tre ma in una stagione così bella, con un quinto posto assolutamente inaspettato, è più che gratificante. Manca solamente una maggiore concretezza nel gioco di posto tre che quest’anno ha dovuto fare i conti con l’infermeria. Una nota per l’annata di Andrea Giani che è riuscito ad amalgamare una squadra dandole un’identità inconfondibile.