Tre vittorie e un secondo posto in quattro anni: questo lo strepitoso bilancio della Turchia nella European Golden League maschile, la manifestazione continentale per i paesi che non partecipano alla VNL. Nella speranza di fare prima o poi il “grande salto” (attraverso la Challenger Cup), la nazionale allenata da Alberto Giuliani è diventata la più titolata in assoluto nella storia della competizione battendo nella finale di Zara l’Ucraina, che era arrivata in fondo al torneo lasciando per strada soltanto un set.
C’era da aspettarsi una vera battaglia e così è stato: i turchi hanno avuto la meglio solo al tie break (14-25, 25-22, 26-24, 22-25, 15-6) dopo un inizio da incubo e la decisiva reazione, culminata in un quinto set dominato (8-2). Tra i protagonisti del successo ancora una volta c’è Efe Bayram, che, pur bersagliato in ricezione, ha risposto con 15 punti e il 52% in attacco senza errori; male invece Adis Lagumdzija, nuovamente sostituito a gara in corso da Kaan Gurbuz (19 punti e 57% di efficacia): il nuovo entrato si è aggiudicato anche il titolo di MVP. All’Ucraina non è bastato portare in doppia cifra 5 giocatori, tra cui il top scorer Oleh Plotnytskyi con 20 punti e 4 ace.
Terzo posto finale per i padroni di casa della Croazia, che hanno superato per 3-0 (25-23, 25-18, 25-20) la Repubblica Ceca campione uscente, confermandosi sul podio già conquistato lo scorso anno.
(fonte: CEV)