Di Redazione
La nazionale femminile della Turchia vola alle Olimpiadi per la seconda volta nella sua storia, dopo il debutto a Londra 2012. La squadra guidata da Giovanni Guidetti stravince la finale del torneo di qualificazione ad Apeldoorn, battendo la rivelazione Germania con un netto 3-0 (25-17, 25-19, 25-22) e vendicando così la sconfitta patita proprio all’esordio nel torneo. Un cammino in salita quello delle finaliste degli ultimi Europei, arrivate alla finale dopo le battaglie contro Belgio e Polonia, entrambe chiuse solo al tie break.
La finale, arbitrata dall’italiano Daniele Rapisarda (che bissa così la designazione di Stefano Cesare nell’ultimo atto del torneo maschile), non ha troppa storia: fin dall’inizio la Turchia blocca efficacemente i terminali offensivi delle tedesche, Lippmann e Orthmann, dimostrandosi efficacissima in fase difensiva. In avvio di gara Hande Baladin è protagonista: firma i break del 4-1 e del 7-2, poi si ripete per il 13-7. Un ace di Boz vale il 16-10, Ismailoglu sigla il 20-12 e ancora Baladin chiude il parziale (25-17). La musica non cambia nel secondo, con la Turchia sempre avanti (9-6, 15-12); nel finale le tedesche rientrano sul 20-19 grazie a un errore di Boz, ma da lì in poi la squadra di Guidetti cambia marcia e piazza un letale break di 5-0 con la scatenata Erdem.
Terzo set sulla falsariga del precedente: la Turchia scappa già sul 9-6 con il servizio di Naz e continua a guidare (13-10, 17-13) respingendo i tentativi di rimonta. Ancora Baladin firma il 19-15, la Germania prova a rientrare con Weitzel (20-18) e stavolta riesce a completare la rimonta grazie al servizio di Orthmann (22-22). Ma non basta: la tedesca sbaglia il servizio, Naz le risponde con un altro ace (24-22) e Ismailoglu piazza la palla della vittoria.
Hande Baladin è la top scorer del match con 18 punti e il 59% in attacco, ma ancora una volta a brillare sono le centrali – Erdem con 14 punti (56%) e Gunes con 11 (73%) – che nascondono anche la disastrosa serata di una Boz fin qui trascinatrice (appena 5 punti). Da sottolineare anche i soli 2 errori in attacco della formazione turca. Per la Germania Louisa Lippmann chiude con 17 punti (46%), Orthmann si ferma a 14 di cui 3 ace.
Un po’ di amaro in bocca per la Germania che, come già accaduto per la nazionale maschile, vede sfumare proprio in finale il sogno olimpico; ma quello della nazionale di Felix Koslowski è stato un cammino superlativo, ben superiore a ogni pronostico della vigilia. Gioisce invece Guidetti, che disputerà la seconda Olimpiade consecutiva dopo il quarto posto con l’Olanda a Rio 2016.
Turchia-Germania 3-0 (25-17, 25-19, 25-22)
Turchia: Akoz (L), Ozbay ne, Ercan ne, Baladin 18, Ismailoglu 7, Naz 3, Boz 5, Erdem 14, Gunes 11, Kalac ne, Yildirim ne, Aykac (L) ne, Senoglu ne, Karakurt ne. All. Guidetti.
Germania: Hanke 1, Poll ne, Geerties 2, Drewniok ne, Stigrot ne, Lippmann 17, Orthmann 14, Schoelzel 6, Mollers, Bock, Pogany (L), Vanjak (L) ne, Weitzel 4, Grunding ne. All. Koslowski.
Arbitri: Rapisarda (Italia) e Simonovic (Serbia).
Note: Spettatori 5321. Turchia: battute vincenti 8, battute sbagliate 8, attacco 48%, ricezione 47%-22%, muri 5, errori 14. Germania: battute vincenti 6, battute sbagliate 9, attacco 35%, ricezione 42%-22%, muri 5, errori 17.