Di Redazione
Una partenza sprint e poi un calo di concentrazione per la Cucine Lube Civitanova in gara 1 dei quarti di finale PlayOff Scudetto contro la Calzedonia Verona. Sopra 18-9 nel primo set, i cucinieri si sono fatti rimontare dagli scaligeri per chiudere poi sul 32-30 il parziale perdendosi in un bicchier d’acqua. Il palleggiatore Bruno, nel post partita commenta così proprio quel momento del set.
“C’è stato un calo di concentrazione nel primo set, perché stavamo facendo davvero bene in tutti i fondamentali ma non possiamo sottovalutare nessun momento della partita. Non dico neanche nessuna squadra ma nessun momento. Se siamo avanti 18-9 dobbiamo chiudere 25-10. Secondo me li c’è stato davvero un calo di concentrazione. Il secondo parziale lo abbiamo giocato fino alla fine, il terzo in una rotazione di Kaziyski dovevamo fare subito cambio palla e invece ci siamo incastrati, loro hanno ci hanno ripresi e poi la partita è stata quella che avete visto. Un’altra volta la squadra ha dimostrato tanto cuore ma ci vuole anche un po’ di “fuoco”, per non avere questi momenti di alti e bassi, durante un set e durante una partita. Questa è una cosa che avevamo migliorato però oggi è successo ancora. Nei Playoff però basta vincere e oggi ce l’abbiamo fatta. Proveremo a riposare un po’ e pensare che in Polonia sarà un’altra battaglia, e poi domenica di nuovo Verona”.
“Prendiamoci la vittoria, questa è la cosa più importante -continua il palleggiatore brasiliano-. Una vittoria di cuore. Loro hanno avuto il match point per chiudere ma Cester ha preso un muro che ci ha permesso di rientrare in partita. Balaso poi ha fatto una difesa eccezionale… insomma la squadra è questa, noi non molliamo e questa è una cosa che dimostriamo sul campo e non è la prima volta che lo facciamo”.
“Forse al nostro primo errore non riusciamo ad avere la testa per fare bene la palla dopo. Ci incastriamo continuando a pensare alla palla precedente – conclude Bruno parlando dei cali di concentrazioni visti durante il match di ieri -. Questo forse non ci da la lucidità di continuare e di pensare avanti. Questa è una cosa mentale e poi ne risente anche la tecnica, perché se non si riesce a dimenticare l’errore di prima dopo continui ad avere la testa dove non bisogna averla. Bisogna sempre pensare alla palla successiva”.