L’albo d’oro della Serie A1: terzo titolo per l’Imoco

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Di Redazione

L’Imoco Volley Conegliano ha conquistato oggi al Palaverde il terzo scudetto della sua storia, eguagliando così Pesaro, Perugia e Scandicci; negli ultimi 20 anni soltanto Bergamo ha fatto meglio. Il record, imbattibile, rimane quello della Teodora Ravenna con 11 titoli.

Per l’Igor Gorgonzola Novara si tratta invece della settima finale persa su otto (anche se con due società formalmente distinte).

Serie A
1946 Amatori Bergamo
1947 Amatori Bergamo
1948 Invicta Trieste
1949 Invicta Trieste
1950 Lega Nazionale Trieste
1951 Fari Brescia
1952 Fari Brescia
1953 Audax Modena
1954 Minelli Modena
1955 Minelli Modena
1956 Avis Audax Modena
1957 Audax Modena
1958 Audax Modena
1959 Audax Modena
1960 Casa Lampada Trieste
1961 Casa Lampada Trieste
1962 Casa Lampada Trieste
1962-63 Muratori Vignola
1963-64 Uisp Sestese
1964-65 Max Mara Reggio Emilia
1965-66 Max Mara Reggio Emilia
1966-67 Max Mara Reggio Emilia
1967-68 Max Mara Reggio Emilia
1968-69 Fini Modena
1969-70 Fini Modena
1970-71 Cus Parma
1971-72 Fini Modena
1972-73 Fini Modena
1973-74 Valdagna Scandicci
1974-75 Valdagna Scandicci
1975-76 Valdagna Scandicci
1976-77 Alzano Bergamo

Serie A1
1977-78
Burro Giglio Reggio Emilia
1978-79 2000 Uno Bari
1979-80 Alidea Catania
1980-81 Diana Docks Ravenna
1981-82 Diana Docks Ravenna
1982-83 Teodora Ravenna
1983-84 Teodora Ravenna
1984-85 Teodora Ravenna
1985-86 Teodora Ravenna
1986-87 Teodora Ravenna
1987-88 Teodora Ravenna
1988-89 Teodora Ravenna
1989-90 Teodora Ravenna
1990-91 Teodora Ravenna
1991-92 Calia Matera
1992-93 Latte Rugiada Matera
1993-94 Latte Rugiada Matera
1994-95 Latte Rugiada Matera
1995-96 Foppapedretti Bergamo
1996-97 Foppapedretti Bergamo
1997-98 Foppapedretti Bergamo
1998-99 Foppapedretti Bergamo
1999-00 Phone Limited Modena
2000-01 non assegnato
2001-02 Foppapedretti Bergamo
2002-03 Despar Perugia
2003-04 Radio 105 Foppapedretti Bergamo
2004-05 Despar Perugia
2005-06 Radio 105 Foppapedretti Bergamo
2006-07 Despar Perugia
2007-08 Scavolini Pesaro
2008-09 Scavolini Pesaro
2009-10 Scavolini Pesaro
2010-11 Norda Foppapedretti Bergamo
2011-12 Yamamay Busto Arsizio
2012-13 Rebecchi Nordmeccanica Piacenza
2013-14 Rebecchi Nordmeccanica Piacenza
2014-15 Pomì Casalmaggiore
2015-16 Imoco Volley Conegliano
2016-17 Igor Gorgonzola Novara
2017-18 Imoco Volley Conegliano
2018-19 Imoco Volley Conegliano

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Stephen Maar tra passato, futuro, famiglia (si sposa) e Trento: “L’avversaria peggiore, ma…”

Sale in Zucca

Prendi un ragazzo di 22 anni che arriva in Italia, a Padova, direttamente dal Canada. Capisci subito che ha un’energia speciale, fatta più di quello che non è ancora, ma che saltuariamente ti mostra in campo, che di quello che poi sarà il suo vissuto negli anni successivi. Questo ragazzo fa un percorso, articolato tra alcune delle piazze più importanti della Superlega, parliamo di Verona, Milano, Cisterna. Arriva a Monza, gioca dei playoff meravigliosi e una finale Scudetto contro pronostico, tra esplosioni di gioia, rabbia agonistica, palloni che pensi possano saltare per aria e un tormento interiore, che è la sua cifra. 

L’arrivo a Piacenza di Stephen Maar è forse l’ultima fase di questa evoluzione complessa, durata otto anni (per la parentesi russa alla Dinamo Mosca ci arriviamo) e nella quale lo schiacciatore oggi tira qualche somma, un po’ perché a trent’anni tutto appare più chiaro, tutto prende una forma diversa, e forse perché si è pronti per essere ciò che veramente si vuole essere da grandi, con o senza la pallavolo davanti:

“Ho trovato la mia tranquillità, il mio mondo. Per tanti anni sono andato avanti, girando il mondo e vivendo anni molto intensamente. Per la prima volta quest’anno la mia famiglia avrà la priorità rispetto a tutto e in estate voglio spendere un po’ di tempo assieme a loro”.

 
 
 
 
 
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Ha annunciato il matrimonio con la sua compagna Molly Lohman, pallavolista, solo qualche settimana fa. Vi sposerete in Italia?

“Le ho chiesto di sposarci in un pomeriggio sul Lago di Garda. Ma per ora non abbiamo i dettagli precisi anche perché dobbiamo incrociare le agende e i programmi. Adesso che mi fa pensare, sarebbe proprio bello se ci sposassimo in Italia (ride n.d.r.)”.

Anche perché l’Italia è stata la sua fortuna Maar. Ma anche per noi averla nel campionato italiano.

“Un bel viaggio, lungo otto stagioni, che comprende anche la mia parentesi russa. Ho giocato in tantissime città e ho considerato casa ogni luogo in cui sono stato. Ognuno di quei luoghi mi ha lasciato qualcosa, dalle persone, alle esperienze”.

Quella che ricorda per un motivo particolare?

“Credo Cisterna. È stato un anno molto particolare, dopo Milano e prima della proposta di Monza, dove poi ho trascorso tre anni della mia vita. Era un contesto molto piccolo, una città molto vivibile e una squadra capitanata da Fabio Soli e da uno staff, ricordo su tutti Gioele Rosellini, con cui ho lavorato molto bene. La pallavolo era seguitissima ed è stata la prima volta in Italia in cui le persone con cui avevo a che fare nella quotidianità, parlo magari del panettiere o dei ragazzi o ragazze che trovavo al supermercato, poi le ritrovavo sugli spalti a tifare la domenica”.

Si ricorda il Maar di Padova invece? Arrivato con tante novità a Padova? 

“Ricordo una squadra completamente nuova, che fece un inizio di campionato incredibile. Peccato perché poi ci siamo persi durante l’anno. Ma ripeto, la casa per me è ovunque in Italia”.

Ora la casa è Piacenza. Un anno che è stato letteralmente una montagna russa.

“Un anno in cui questo weekend cominceremo un importante semifinale contro Trento, e a cui teniamo davvero molto”.

Dall’arrivo di Travica, Piacenza sembra avere una luce nuova.

“Ogni cambio porta con sé uno scossone, o meglio, una reazione. Il periodo di difficoltà precedente ci ha fatto riflettere e c’è stata come pensavo e dicevo una reazione da parte di tutti. Ora tutti ci crediamo un po’ di più. Certo, Trento è l’avversaria che nessuno vorrebbe ritrovare in semifinale, anche perché è stata la migliore della regular season. Io ora non penso più a chi mi ritroverò di fronte, ma a come lo affronterò”.

foto Gas Sales Bluenergy Piacenza

La affronterà, mi permetto di dire in una condizione mentale diversa.

“Cosa intende?”

La rivedo in campo con una serenità che non conoscevo.

“Sì, è un bel momento della mia vita”.

Stephen Maar pensava di arrivare fino a qui quando studiava alla McMaster University?

“Non pensavo di avere fino a qui. Ho tanta gratitudine per tutti coloro che mi hanno permesso di fare un percorso, la mia strada. Ho studiato, ho aperto la mente a tutto ciò che mi è stato insegnato e ritrovarmi oggi a questo punto mi rende davvero orgoglioso”.

Di Roberto Zucca