Di Redazione
Quattro set di sofferenza ed adrenalina.
L’Ariete torna da Pistoia con tre punti in tasca, la sesta vittoria consecutiva ed il secondo posto in classifica guadagnato scavalcando Valdarno.
Oltre a questo, però, torna anche con la consapevolezza di non aver brillato e di dover ancora lavorare sodo per riuscire ad esprimere tutte le potenzialità di questo gruppo.
Contro La Fenice i primi due set sono stati di pura sofferenza ed allora va dato atto a Roberto Latini di aver interpretato al meglio il momento difficile della sua squadra prima cambiandone l’assetto in corsa e poi spingendo e sostenendo quasi fisicamente un gruppo che di questo aveva bisogno e che poi si è sciolto vincendo anche con buona autorità. Ecco le parole del tecnico dell’Ariete a fine gara.
Almeno un punto e mezzo dei tre conquistati con Pistoia li possiamo ascrivere al tuo nome?
“Allenare è il mio lavoro e ne fa parte anche trovare soluzioni. Ci manca ancora una buona intesa in alcune fasi di attacco e questo lo paghiamo nella fluidità del cambio palla.
A questo vanno però aggiunti i meriti delle avversarie che nei primi due set hanno battuto molto bene mettendoci sotto pressione in ricezione. Sappiamo di queste nostre difficoltà in quel fondamentale e non a caso avevo deciso di partire con Ridolfi nel ruolo di opposto che mi garantiva un ricettore in più”.
Una decisione che hai cambiato in corsa accompagnandola ad un sostegno alla squadra dal punto di vista caratteriale ed emotivo che da fuori campo si è percepito molto bene.
“Ripeto sono qui per questo anche se mi fa piacere che si riconosca il mio apporto. La nostra squadra non va solo allenata ma va anche gestita e spronata. Diciamo che vincere soffrendo fa parte del percorso di una grande squadra e per questo possiamo essere soddisfatti.
Contro di noi tutte le squadre danno il cento per cento. Noi non dobbiamo subire la pressione di dover dimostrare di essere le più forti ma essere consapevoli solo del fatto che in questo torneo mai nessuna gara sarà scontata”.
La rosa profonda però aiuta?
“Moltissimo. Abbiamo ragazze che anche quando partono dalla panchina danno sempre il loro contributo e questo è molto importante per il nostro cammino”.
Cosa rispondi a chi dice che siete vincenti ma non siete belle?
“Forse è vero che non siamo bellissime. Non esprimiamo un volley spettacolare ma questo fa parte anche delle caratteristiche delle nostre giocatrici. Niente di più”.
(Fonte: comunicato stampa)