Di Redazione
All’indomani del clamoroso annuncio del ricovero di Earvin Ngapeth per coronavirus, il CT francese Laurent Tillie ha concesso una lunga intervista a Le Figaro, in cui parla ovviamente delle condizioni del giocatore ma anche di molti altri temi interessanti. L’argomento centrale sono le Olimpiadi di Tokyo, dalla fase di preparazione all’eventualità di rinviare i giochi, al termine dei quali Tillie dovrebbe lasciare la Francia per trasferirsi ai Panasonic Panthers, proprio in Giappone.
“Prima di tutto – osserva Tillie – questa vicenda ci dice che non sappiamo mai con precisione cosa succede in Russia, dato che Earvin era ricoverato da una settimana e la notizia non ci era arrivata. Ma questo caso ci fa anche capire che tutto il mondo si deve sentire interessato dalla diffusione di questo virus, giovani e meno giovani, senza eccezioni. Earvin non l’ho ancora sentito, ma è stato rassicurante e sembra che stia bene. Non bisogna dimenticare che in quasi il 90% dei casi questo virus non ha un esito grave“.
Tillie – che si trova in isolamento a Cagnes-sur-Mer – parla poi della possibilità di rinviare le Olimpiadi: “Se devo essere sincero, non so cosa sia meglio fare. Sicuramente vorrei che questi Giochi si disputassero, nel peggiore dei casi anche più avanti nell’anno. Ma io sono solo un allenatore… Per il momento, mi limito ad aspettare che ci dicano cosa fare. Ho stabilito che, se tutto andrà bene, ci ritroveremo il 28 maggio per l’inizio della preparazione: se fino ad allora i giocatori si alleneranno regolarmente, poi avremo 7-8 settimane di lavoro a disposizione, che mi sembrano sufficienti“.
“Sono già in contatto – rivela il CT francese – con i selezionatori dell’Italia, della Russia e della Polonia per trovare le date giuste per organizzare delle amichevoli. Ma questo dipende evidentemente dall’evoluzione della pandemia, dalla possibilità di spostarsi e di riunirsi. Secondo me la deadline per le Olimpiadi, parlando dal punto di vista sportivo, dev’essere fissata a fine maggio-inizio giugno. I campionati? Annullarli sarebbe il male minore: penso che si debbano interrompere definitivamente per preservare i giochi“.
Anche la fase di selezione dei giocatori diventa più complicata: “Solitamente il finale della stagione mi dà modo di valutare, grazie alle fasi finali dei diversi campionati, lo stato di forma e le performance degli atleti: alcuni emergono, altri scendono. Stavolta non avrò questa possibilità, e neanche quella di provare i giocatori nella VNL. Di base, dovrei affidarmi ai giocatori che conosco meglio, sempre sperando che siano in forma e non infortunati”.
(fonte: Le Figaro)