Le pagelle della Supercoppa Italiana: Egonu la migliore, non ingrana Vasileva

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di A.G.

Milano si tinge di gialloblù. L’Imoco Volley Conegliano conquista la Supercoppa Italiana – terza della sua storia – battendo per 3-0 (25-20, 25-17, 25-21) l’Igor Gorgonzola Novara di fronte ai quasi 5000 dell’Allianz Cloud. In una serata di grande spettacolo, per la qualità tecnica in campo e per gli effetti scenici prima, durante e dopo il match, le pantere di Daniele Santarelli comandano le operazioni di gioco dall’inizio alla fine, confermandosi la squadra più forte di questo inizio stagione. Ma veniamo alle pagelle per scoprire le migliori e le peggiori di questa Supercoppa.

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO

La prestazione di Conegliano vale il punto esclamativo. Probabilmente altre espressioni non renderebbero l’idea, né sarebbe facile descrivere con prosa non celebrativa questa prestazione. La correlazione muro-difesa ha veramente messo in crisi le avversarie (9 muri-punto e il 57% di ricezione positiva). Ma parlare solo di muro-difesa, è forse riduttivo se consideriamo le percentuali in attacco e il servizio sempre pungente (5 ace). Quando tutto funziona, le bocche da fuoco – schiacciatrici, opposto o centrali che siano – mettono a terra qualsiasi cosa e una come Wolosz serve loro palloni più che invitanti, non c’è molto altro da aggiungere.

Joanna Wolosz voto 8. Partita pazzesca da capitano, trascinatrice e regista della squadra. Se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve a lei che riesce ad addomesticare qualsiasi tipo di ricezione ed a trasformarla in oro per le sue attaccanti. Solita gestione in attacco dei suoi martelli, messi sempre nelle condizioni di far male, e brava nell’inserire primi tempi e pipe sempre al momento giusto.

Paola Egonu voto 9. Un braccio sovraumano, capace di demolire tutto e tutti: è proprio l’opposto veneto l’MVP di questa Supercoppa grazie ai suoi 26 punti di cui 2 ace e 4 muri. Non importa la qualità della ricezione, la velocità dell’alzata, la posizione da cui attacca, né la possibilità di eseguire o meno la rincorsa: il risultato è quasi sempre un colpo vincente che passa sopra o al fianco del muro. Non importa neppure la composizione del muro, perché Egonu sa stringere la diagonale e chiudere la palla nei 3 metri, trovando degli angoli indifendibili per potenza e precisione.

Robin De Kruijf voto 7. Quando la centrale olandese chiude il muro è veramente difficile passare: letture perfette sulle attaccanti avversarie che più volte si vedono rimbalzare gli attacchi. Lavora abbastanza bene anche in fast, anche se l’efficacia dei suoi attacchi cala nel corso della partita (38%); alla fine, totalizza 8 punti ma anche 3 errori al servizio.

Raphaela Folie voto 8. La centrale è brava a mettere in campo tanta sostanza e la sua prestazione è di assoluto spessore tecnico: devastante in attacco (100% di efficienza), puntuale sui primi tempi dove sciorina tutta la sua velocità, granitica a muro, riesce a firmare 10 punti e a far vedere tutta la sua personalità.

Kimberly Hill voto 7. Di fronte al temibile servizio della Igor sa di avere vita non facile, ma sa anche che a renderla difficile alle avversarie ci penserà lei con la sua reattività ed i suoi attacchi precisi e potenti. Detto, fatto. I numeri dicono 7 punti, 63% di ricezione positiva e 2 ace.

Miriam Sylla voto 6,5. Nei meccanismi di gioco sempre più rodati dell’Imoco, non le era chiesta una prestazione sopra le righe, ma da una giocatrice del suo calibro è logico attendersi di più. Per intenderci, non è sembrata la stessa che nelle prime partite stagionali ha fatto la differenza scardinando le difese avversarie: per la schiacciatrice un rendimento altalenante con 7 punti, il 35% in fase offensiva e 4 errori.

Jennifer Geerties voto 6. Ha dato un discreto contributo, subentrando sul finale dei vari parziali per il giro dietro: difensivamente si è sentita e ha inciso.

Monica De Gennaro voto 7. Prestazione di grande sostanza per il libero gialloblù, a referto con un buon 64% in ricezione positiva. Il suo è un lavoro oscuro fatto di recuperi impossibili, di grande concentrazione e calma, ma molto redditizio: per le sue compagne di squadra è indispensabile avere una giocatrice che trasmette una tale sicurezza in difesa.

IGOR GORGONZOLA NOVARA

Novara ha deragliato perchè non ha potuto giocare la sua pallavolo ordinata, caratterizzata da un muro-difesa solido e un cambio palla regolare in attacco, oltre che un servizio incisivo. Una volta che la ricezione ha iniziato a staccarsi da rete, la qualità del cambio palla è peggiorata, compromettendo a cascata tutti gli altri fondamentali e la regia di Hancock. La sensazione che le azzurre hanno lasciato in questa Supercoppa è quasi di impotenza rispetto a ciò che succedeva sul campo: sono venute a mancare l’alchimia di squadra e la capacità di rispondere colpo su colpo alle avversarie.

Micha Hancock voto 6,5. Ci mette voglia e grinta, trovando un buon ritmo dai nove metri (2 ace), ma il muro dell’Imoco spesso legge in anticipo le sue traiettorie e, alla fine, le percentuali in attacco di squadra rimangono piuttosto basse. L’intesa con Brakocevic è carente, mentre al centro viaggia bene il corridoio con Veljkovic e Chirichella: troppo poco per ribaltare la china di una partita che è scivolata via troppo rapidamente.

Jovana Brakocevic Canzian voto 5. Tornare dopo un infortunio non è facile, soprattutto se dall’altra parte della rete c’è un avversario di grande valore come Conegliano: l’apporto dell’opposto (4 attacchi vincenti su 17 tentativi) non può essere sufficiente ad una squadra che aspira ad alzare la coppa. Per puntare in alto nel prosieguo della stagione ci vorrà la migliore Brakocevic, alla quale i colpi e la classe certamente non mancano.

Iza Mlakar voto 6. Coach Barbolini la inserisce quando la compagna di ruolo è ormai nel gorgo e l’opposto sloveno si fa trovare pronto con 3 attacchi vincenti su 8 tentativi, ma forse la mossa è troppo tardiva.

Cristina Chirichella voto 7. Di sicuro è una buona prestazione per la capitana della Igor: ultima ad arrendersi, gioca una partita complessivamente di spessore mettendo a segno 9 punti (5 muri vincenti), anche se è troppo isolata per fare la differenza.

Stefana Veljkovic voto 6,5. La centrale serba ci prova, non demorde, tenta di mettere in difficoltà l’ostico muro veneto bucandolo 7 volte con il 55% di efficienza, ma trovare la marcia in più in questa Supercoppa è davvero complicato così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete (0 muri-punto).

Elitsa Vasileva voto 5. In questo avvio di stagione aveva camuffato le lacune in ricezione con una devastante incisività in attacco; sabato ha trovato un ostacolo invalicabile nella correlazione muro-difesa di Conegliano. I numeri sono impietosi: solo 5 punti, 38% di ricezione perfetta e 23% in attacco. Con queste percentuali, il martello bulgaro rappresenta un problema più che un valore aggiunto.

Chiara Di Iulio voto 5,5. La schiacciatrice si spegne alla distanza e non riesce a tenere il passo alla strapotenza fisica e tecnica delle avversarie. Dà solidità alla seconda linea (63% di efficienza in ricezione), ma non riesce quasi mai a metterla giù: è eloquente il modestissimo 10% complessivo in attacco.

Zuzanna Gorecka voto 5. Impalpabile e imprecisa, troppo ai margini del gioco e poco concreta. Per lei appena 2 punti (di cui una stampata su Egonu), con il 20% in attacco e 2 errori in ricezione: evidentemente non è ancora pronta per fare la differenza in sfide così importanti.

Stefania Sansonna voto 6. Numeri alla mano, il libero pugliese ha chiuso la partita con il 56% di ricezione perfetta e se la Igor ha tenuto abbastanza bene in questo fondamentale è sicuramente merito anche suo. In difesa, però, mancano i suoi voli a recuperare l’impossibile.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI