Le semifinali di SuperLega e l’influenza negativa del Volley mercato sugli allenatori

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Di Paolo Cozzi

Weekend di gara 4 per le contendenti alla finale di Superlega 2018, che giunge dopo un turno di Coppa Campioni impegnativo e che ha visto qualificarsi sia Perugia che Civitanova, quest’ultima ai danni dell’altra italiana, Trento, che ha dovuto cedere il passo in casa…!

Ma tornando alle vicende italiane, la cosa che sorprende di più è come, delle quattro squadre finaliste, ben tre (ad esclusione di Trento) siano i team chiacchierati in fase di volley mercato riguardo gli allenatori.

Mi stupiscono molto queste voci che da qualche giorno si alzano a fasi alternate su Stoytchev, Bernardi e Medei, in primis perché seppure con caratteristiche diverse li considero tutti e tre allenatori vincenti, e poi perché queste voci, più che quelle sugli atleti, hanno il potere di destabilizzare lo spogliatoio…

In sintesi, screditare un allenatore a stagione in corso potrebbe inconsciamente portare ad un rilassamento degli atleti e a una perdita di “potere”dell’allenatore su di essi. Mi spiego meglio: un giocatore fornisce tutto se stesso in queste partite, e se l’allenatore chiede sacrifici extra, o allenamenti extra, l’atleta è portato a dare il 110% perché sa che l’anno prossimo la mano che governerà la banca sarà sempre la stesso. Della serie, quindi meglio remare tutti dalla stessa parte. Anche nel caso ci siano piccole frizioni per non andare ad intaccare un rapporto che durerà almeno un altro anno.

Ma sapendo che l’allenatore è in procinto di andare via, metterà sempre la stessa energia negli allenamenti? Mi allenerò anche con quel dolorino che mi attanaglia da tempo? Mi sacrificherò a seguire tutte le direttive del coach, anche quelle più controproducenti per il mio gioco? La risposta dovrebbe essere “sì, certo”, ma vi assicuro che non è così automatico. Inconsciamente si rischia che qualcuno molli qualcosa mentalmente, e in questi play off così equilibrati potrebbe fare la differenza.

La cosa che mi stupisce di più è che nessuna delle società interessate abbia difeso a spada tratta il proprio allenatore, riconfermandolo già adesso. Anziché far finta di niente e lasciare vagare notizie potenzialmente dannose.

Prima Velasco e Civitanova. Poi Bernardi non amato da Sirci e infine l’ombra di Giani che cala sul Palapanini. Eventi magari irrealizzabili ma che di sicuro potrebbero essere interpretati con varie modalità dagli atleti che in queste ore devono dare il loro meglio senza titubanze.

Detto questo e tornando alle nostre semifinali, Trento si gioca contro Perugia le ultime possibilità di tenere viva una stagione in molti momenti complicata, ci arriva dopo la batosta in Champions e con il solito dubbio sull’opposto. Perugia è stanchissima per la trasferta in Russia, ma con uno sforzo potrebbe garantirsi qualche giorno in più per recuperare energie in viste del rush finale. Pertanto vedo un 70% di probabilità dei perugini di vincere.

Nell’altra semifinale Modena arriva sicuramente più fresca, lo spogliatoio è compatto, ma credo che la situazione sopra descritta qualche crepa la stia causando. Molto dipenderà dalla capacità di Bruno di coinvolgere maggiormente opposto e centrali per creare valide alternative al duo di banda “Ngapeth- Urnaut”. Civitanova arriva carica per le finali di Champions conquistate mercoledì. Dovrebbe giocare Sander, con Candellaro al centro si perde esperienza, muro e attacco garantiti invece da Stankovic. Ma la forza d’urto della squadra di Medei è impressionante. Vedo perciò un 60% di probabilità di vittoria per i marchigiani.

 

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