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Leana Grozer sulle orme di papà Georg: “Sono molto ambiziosa”

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Il poeta Arthur Rimbaud sosteneva che “a diciassette anni non si può esser seri”. Se questo è vero per quasi tutte le persone, di certo non può essere vero per gli atleti e in particolare per i pallavolisti, che a 17 anni sono già costretti a pensare molto seriamente alla propria carriera. Scrivere di questa sorta di dissociazione mantenendo il giusto equilibrio, tra la gravità delle prestazioni sportive e la leggerezza che andrebbe riservata a quest’età, la stessa che Italo Calvino definisce “assenza di peso”, non è facile. 

Nel volley femminile una che sta vivendo sul filo di questo equilibrio è Leana Grozer, figlia del grande Georg e astro nascente della Germania. Un nome che ha iniziato a circolare quando nel 2022 è stata la top scorer al Campionato Europeo U17. A distanza di due anni – dopo il trasferimento all’SSC Palmberg Schwerin e l’esordio con la nazionale maggiore – il treno dell’hype si è trasformato in uno space shuttle che a breve potrebbe detonare verso la stratosfera. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di farvi conoscere meglio questa talentuosa schiacciatrice classe 2007.

foto Instagram @leanagrozer

Il nome della famiglia Grozer è legato alla pallavolo da ormai tre generazioni. Ma com’è nata la tua passione per questo sport? È stato qualcosa di naturale?

La mia passione deriva dal fatto che sono cresciuta con il pallone in mano. Quando ero piccola, passavo molto tempo in palestra e iniziare a giocare a pallavolo è stato qualcosa di naturale. Inoltre, ho avuto l’opportunità di seguire il percorso di mio padre. Quindi, la mia famiglia ha sicuramente contribuito a tracciare il mio cammino“.

Com’è stato il tuo percorso finora? Hai cambiato molte squadre?

La mia carriera è cominciata dal Moerser. Poi mi sono trasferita a Gladbeck. E prima di arrivare allo Schwerin, ho giocato al centro federale di Stoccarda, dove ho avuto modo di crescere tanto“.

Cosa ti ha spinto a scegliere l’SSC Palmberg Schwerin l’anno scorso?

Ho scelto lo Schwerin perché fin dall’inizio mi ha fatto un’ottima impressione. Ho capito subito che l’ambiente non era troppo formale e il club avrebbe prestato la giusta attenzione alla mia crescita. Inoltre, erano molto buoni anche il collegio, la scuola e la vita al di fuori di essa. Alla fine, sono davvero felice di essere andata a Schwerin. Mi trovo molto bene lì“.

Come valuti la tua prima stagione allo Schwerin? Quali sono stati i momenti salienti?

A livello di squadra, non è stata una stagione semplice a causa di numerose assenze per infortunio. Tuttavia, dal punto di vista personale, è stata un’esperienza molto positiva. Sono felice di aver fatto parte di quel gruppo. Ho conosciuto persone fantastiche e ho apprezzato ogni momento che ho passato insieme a loro. Mi hanno dato tanto e sostenuto in ogni momento. Dunque, mi sono trovata bene e ho imparato molte cose. Penso che gli highlights di questa stagione siano stati il secondo posto in campionato e il premio di MVP che ho vinto contro l’Aachen“.

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Quali sono le tue aspettative per la stagione 2024-2025? E i vostri obiettivi?

Ovviamente mi aspetto una stagione molto positiva, in cui mettiamo in campo un alto livello di pallavolo, giochiamo per vincere titoli o comunque lottiamo per raggiungere risultati importanti. Credo che ogni membro della squadra abbia l’obiettivo di dare il massimo. Personalmente, spero di poter lavorare sui miei punti deboli, sui fondamentali e su tutto ciò che riguarda la mia prestazione. Che si tratti di forza o di tecnica, desidero continuare a migliorare in ogni aspetto e magari, se riuscirò a fare ulteriori progressi, accumulare qualche presenza in più. Comunque, devo dire che ho già giocato tanto nel corso della mia prima stagione, e questo mi ha aiutato molto ad integrarmi nella squadra“.

Che tipo di schiacciatrice sei? Chi sono i tuoi modelli di riferimento nella pallavolo?

Mi descriverei come una persona molto positiva ed emotiva, e una schiacciatrice che cerca sempre di trasmettere energia alla squadra e di dare il suo contributo in ogni situazione. Nonostante la mia giovane età, sono forte mentalmente e questo mi porta a non aver paura di rischiare il colpo in attacco. Il giocatore che ammiro di più è mio padre. Non solo in campo, ma soprattutto fuori dal campo, è lui il mio principale punto di riferimento. Per quanto riguarda la pallavolo femminile, se devo indicare una giocatrice molto brava che mi piace guardare, direi Gabi. Penso che si possa imparare tanto da lei, come persona e come pallavolista“.

Durante l’ultima stagione hai imparato qualcosa che è stato particolarmente utile per la tua crescita?

Mi porto dietro molti insegnamenti dalla scorsa stagione. Ho imparato a gestire meglio la pressione e a giocare in un palazzetto pieno. Infatti, non mi era mai capitato di esibirmi davanti a così tante persone prima di quest’anno. Ho imparato piccoli trucchi per migliorare la mia tecnica e ho portato i miei fondamentali a un livello superiore. Inoltre, sono cresciuta in termini di forza, anche se so di dover migliorare ancora tanto da questo punto di vista“.

Cosa pensi quando vieni indicata come un astro nascente o una nuova speranza per la pallavolo tedesca? Ti motiva ancora di più?

Ovviamente è qualcosa che mi fa piacere e che motiverebbe chiunque. Però, ad essere sincera, le motivazioni sono già dentro di me. Credo che sia molto più importante il mio desiderio di diventare una giocatrice di grande successo e un modello per gli altri. Voglio aiutare la mia nazionale rimanendo fedele a me stessa. Quindi, questo tipo di considerazione mi motiva; tuttavia, se anche nessuno mi dicesse cose del genere, mi spronerei da sola perché sono una persona molto ambiziosa: quando mi prefiggo qualcosa, cerco di lavorare sodo per ottenerlo“.

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È un’estate ricca di impegni con la nazionale tedesca per te. Ora c’è il Campionato Europeo U18.

Per me è molto emozionante partecipare a questo Campionato Europeo. Le nostre aspettative sono importanti, anche se non eccessivamente alte perché non vogliamo metterci troppa pressione addosso. Gli ultimi Europei non sono andati molto bene. Tuttavia, il nostro obiettivo è di raggiungere le semifinali. Penso che siamo una squadra molto forte e, se riusciamo a giocare la nostra pallavolo, possiamo raccogliere grandi risultati“.

Invece quali emozioni hai provato quando hai messo a referto i tuoi primi punti per la nazionale maggiore contro la Cina nella VNL 2024?

Ho provato un mix di emozioni quando ho segnato il primo punto e in generale sono stata in campo. Ovviamente per me era importante mettere a referto almeno un punto, perché l’anno scorso, quando avevo esordito, non ne avevo fatto nemmeno uno. Comunque mi sono goduta ogni momento e ho pensato semplicemente a giocare. Poi non capita tutti i giorni di segnare qualche punto contro la Cina. Perciò, sono felice di aver giocato ed essermi messa un po’ in evidenza“.

Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

Sono tanti i miei obiettivi e sogni per il futuro. Sicuramente mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi, raggiungere i massimi livelli nella pallavolo e diventare una delle migliori giocatrici. Inoltre, vorrei continuare a crescere come persona e diventare un esempio da seguire dentro e fuori dal campo, cercando di rimanere sempre fedele a me stessa“.

Un’ultima curiosità. Com’è Leana fuori dal campo? Cosa ti piace fare quando non sei impegnata in palestra?

In realtà, gran parte delle mie giornate ruotano intorno alla pallavolo. Tuttavia, quando non sono impegnata in palestra, mi piace passare del tempo al telefono con i miei amici, fare qualche attività insieme a loro, ascoltare musica o semplicemente dormire. Devo ammettere che per me il riposo è estremamente importante perché mi aiuta a recuperare le energie. Ovviamente cerco di dedicare del tempo anche alla mia famiglia, anche se non sempre ho la forza per farlo“.

Intervista di Alessandro Garotta

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