Di Redazione
Una storia che fa riflettere e che deve far riflettere. Leano Cetrullo, opposto della M2G Group Bari, qualche giorno ha ha salvato la vita ad una persona che lo aveva contattato tramite Facebook. Ecco quanto il giocatore ha raccontato in un intervista rilasciata a “Tuttosport“.
È uno di quei giocatori di pallavolo in grado di fare la differenza dentro e fuori dal campo forte delle nove stagioni alle spalle in Serie A. Leano Cetrullo, che da quest’anno è sceso in B a Bari con la M2G Group di professione è psicologo. Studia la mente e i comportamenti umani, i disturbi mentali e della personalità e ha conseguito due lauree, una un psicologia generale e una in psicologia clinica. Nei giorni scorsi ha sventato un suicidio tramite il social network Facebook con la collaborazione del 113 e 118.
“Ricevo ogni giorno sul mio profilo Facebook richieste di aiuto o di confronto da parte di persone che hanno la necessità di una parola di supporto psicologico per superare le proprie difficoltà. Ma quel messaggio era insolito e diverso da tutte le altre richieste di aiuto e quindi ho provato a conoscere il mio interlocutore per comprendere la gravità della situazione. Lui è stato chiaro e mi ha detto che voleva farla finita. Ho capito subito che non era uno scherzo anche perché la prima cosa che gli ho detto è stata quella che avrei avvertito le forze dell’ordine e il 118 e, dall’altra parte della chat, li ha continuato a parlarmi della volontà di volersi suicidare”.
Il giocatore ha poi continuato:
“Ho cercato intanto di far capire a questa persona che lo volevo aiutare e nel frattempo ho prima chiamato il 118, in vivavoce, per poi essere indirizzato al 113. Ed è stato un lavoro di equipe perché la centrale della Polizia di Stato di Bari mi chiedeva delle informazioni utili per verificare l’identità del contatto Facebook e poterne individuare l’abitazione per intervenire. Contemporaneamente il dialogo tra me e la persona, che era dall’altra parte della tastiera, manteneva toni tranquilli e questo mi ha permesso di poter arrivare a farmi dare le sue generalità complete e poterle fornire alla Polizia di Stato. Di lì a pochi minuti le forse dell’ordine sono giunte all’abitazione del soggetto in questione. Intanto mi assicuravo che la situazione in casa non fosse a rischio e lo esortavo ad aprire la porta chiedendogli se avesse oggetti pericolosi nelle vicinanze e in che luogo della casa si trovasse. Tutto questo mentre ero sempre in vivavoce con le Forze dell’Ordine che hanno potuta accertare la veridicità della situazione. Il mio agire ha permesso di poterlo convincere ad aprire la porta e collaborare”.
Poi continua il racconto: “Poco dopo l’arrivo della Polizia a casa sua, sono arrivati gli operatori del 118 e dopo una serie di consultazioni mediche ne hanno richiesto il ricovero in un ospedale nel reparto di psichiatria dove è stato in osservazione per alcuni giorni e adesso finalmente è tornato a casa dopo tutte le cure del caso. In questi giorni ho avuto modo di sentirlo e di accertarmi delle sue condizioni di salute”.
(Fonte: Tuttosport)