Di Redazione
Dopo la burrasca di ieri, torna il sereno in casa Lega Pallavolo Serie A Femminile. Le 11 società che ieri avevano presentato la richiesta di concludere anticipatamente la stagione sono tornate sui loro passi, confermando la fiducia al presidente Mauro Fabris. Il numero uno di Lega ha quindi ritirato le sue dimissioni, così come gli altri membri del consiglio. Anche le 19 società di Serie A2 hanno espresso totale sostegno al presidente e al CdA.
“Le Società rinnovano la loro fiducia al Presidente Mauro Fabris riconoscendogli un ruolo istituzionale e super partes, quanto mai necessari in queste settimane, e gli ribadiscono il loro appoggio chiedendogli di continuare a guidare la Lega Pallavolo Femminile” recita la lettera firmata dai presidenti di Busto Arsizio, Novara, Scandicci, Casalmaggiore, Chieri, Firenze, Cuneo, Brescia, Filottrano, Perugia e Caserta (le altre tre società, Conegliano, Monza e Bergamo, si erano schierate a favore della linea di Lega).
Soddisfatto Mauro Fabris, che ai microfoni di Volley NEWS commenta: “C’è stato quello che definirei un ‘ravvedimento operoso’ da parte dei club, che hanno ritirato una lettera non conforme alle decisioni già prese. Naturalmente, ho chiarito che sarei andato avanti solo se la mia posizione fosse stata condivisa“.
Qual è, quindi, la linea della Lega?
“Bisogna attendere il 3 aprile per decidere cosa fare. Alla luce di eventuali nuove decisioni del governo, e conseguentemente di Coni e Fipav, prenderemo una decisione seria e responsabile“.
Da quali esigenze nasce questa posizione?
“Stiamo attraversando una situazione di grave difficoltà e in continuo divenire. Aspettiamo un punto fermo, che potrà arrivare solo dalle indicazioni delle autorità competenti. La stessa scelta l’hanno fatta tutte le altre discipline sportive, dal calcio al basket fino a quelle minori. Non c’è nessuna ostinazione nel voler giocare a tutti i costi contro il buon senso e il rispetto delle giocatrici“.
Alcune atlete si sono però espresse a favore di un annullamento della stagione. Cosa ne pensa?
“A loro vorrei dire che la Lega ha a cuore la salute di tutti, e in primis quella delle giocatrici, che sono il nostro patrimonio. Come sta facendo in questo momento tutto il paese, lavoriamo sul presente, ma anche pensando al domani. Non costringiamo nessuno a fare nulla; voglio però sottolineare che i procuratori, che rappresentano le atlete, a oggi non hanno mai posto nelle varie riunioni effettuate la questione di fermare i campionati e gli allenamenti“.
Ci sono in ballo anche contratti da rispettare…
“È chiaro che se dovessimo concludere la stagione oggi, anche i contratti con le atlete dovrebbero essere ridiscussi. E poi ci sono gli accordi con i nostri partner, come Rai, Master Group Sport e molti altri“.
Avete già pensato a una soluzione per classifiche, promozioni, retrocessioni?
“Da qui al 3 aprile presenteremo alle società una serie di ipotesi, dal fermare totalmente l’attività a una ripresa totale, che discuteremo nel corso dell’incontro. Naturalmente terremo conto di tutte le variabili, dal tema dei transfer a quello delle atlete tornate in patria: per fare un esempio calcistico, se Higuain ha lasciato l’Italia, la Juventus non può certo aspettare lui per ripartire… Non si può pensare di tenere fermo un intero movimento da marzo a novembre, se ci saranno le condizioni per riprendere”.