Legge di stabilità e sport: approvati gli emendamenti in tema di diritti tv, dilettantismo e previdenza

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Di Redazione

Giornata importante per lo sport italiano che si risveglia con importanti novità. Infatti sapevamo che nella Legge di Stabilità c’erano monti emendamenti che lo riguardavano in attesa di essere approvati.
Vediamo nel dettaglio quali solo le tematiche e le novità introdotte: 
Con l’emendamento 40.68 si definisce chiaramente che la tipologia contrattuale classica per le prestazioni tecniche e sportive debba essere l’istituzione di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, con precise definizioni previdenziali e contrattuali. D’ora in poi dunque un riferimento unico per i rapporti di lavoro interni alle società sportive non professionistiche, più chiarezza e trasparenza in migliaia di realtà italiane.
Contemporaneamente non viene cancellato nessuno dei vantaggi normativi e fiscali delle associazioni e società sportive dilettantistiche non lucrative, anzi viene innalzato il tetto da 7.500 a 10.000 euro sui compensi non soggetti a tassazione e con un comma dell’emendamento viene garantita alle stesse una corsia preferenziale per l’accesso e l’assegnazione delle strutture sportive pubbliche in seno agli enti locali.
Il secondo riguarda la parte previdenziale relativa alla condizione di moltissimi sportivi, un tema importante e delicato. Proprio da questa esigenza è nato l’emendamento (40.89) rivolto agli gli ex atleti e per il futuro dei professionisti di oggi. L’intervento è volto a garantire maggiori agevolazioni previdenziali e facilitazioni per l’accesso al trattamento pensionistico, una richiesta che proveniva in particolare dalle associazioni giocatori.
Infine l’emendamento che ritocca la legge Melandri (40.67): il nuovo testo  completa le modifiche già approvate e che ridistribuiscono più equamente i proventi dei diritti TV tra le società grandi club, in particolare si indica che la quota destinata al radicamento sociale delle società sia il risultato anche dell’audience televisiva certificata e cioè il seguito registrato dalle società attraverso gli ascolti televisivi. Ciò comporta che una quota maggiore dei proventi venga giustamente destinata alle grandi società che non solo hanno l’opportunità e le capacità di fare da traino a tutto il movimento, ma rappresentano spesso il nostro calcio all’estero, nelle coppe europee e nelle competizioni internazionali.
“E’ il frutto di anni di importante lavoro di ascolto, confronto ed iniziativa con i principali attori del mondo sportivo italiano. Da oggi in poi una nuova fase: nuovi diritti per atleti e collaboratori sportivi, nuove e importanti opportunità per i privati di investire in benessere e salute ed una miglior ripartizione dei fondi calcio professionistico” queste le parole dell’ Onorevole Daniela Sbrollini, promotrice di questi emendamenti, che poi prosegue, “Voglio ringraziare i colleghi, il Ministro dello Sport Luca Lotti, e tutti coloro che hanno lavorato con me in questi anni. Siamo assolutamente convinti che con questa legge di stabilità lo sport abbia fatto tanti passi in avanti. Investiamo sul futuro delle nuove generazioni: mai Parlamento e Governo avevano fatto così tanto per lo sport italiano. Ora occorre fare in modo che l’ulteriore sviluppo sano del settore sia tema prioritario nella prossima legislatura” 
(Fonte: Sport Business Management)

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