Di Redazione
Una sconfitta che brucia e che fa male quella subita domenica nella finale della Del Monte Coppa Italia A2/A3 dalla Sarca Italia Chef Centrale Brescia per mano dell’Olimpia Bergamo che ha alzato la Coppa dopo più di due ore di gioco. A spiegare la disfatta, in un intervista rilasciata al “Giornale di Brescia” è l’eterno Alberto Cisolla, che nella sua bacheca personale figurano ben quattro Coppe Italia di A1.
Cisolla, cosa è mancato? «Qualche dettaglio che ha fatto la differenza. Quando le finali sono così equilibrate, se vuoi vincerle devi essere perfetto soprattutto nei momenti decisivi. E noi nel quinto set abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. Bisogna però fare anche i complimenti ai nostri avversari che hanno giocato una grande gara e in campionato sono molto più avanti di noi».
Dopo i cinque tie-break già persi in campionato (uno proprio con Bergamo), è arrivato anche questo in Coppa. Esiste una sindrome da quinto set? «Ma no, non direi. Anche se i numeri sembrerebbero dire questo. È più che altro una questione tecnico-tattica: gli altri evidentemente sono più bravi di noi nei tie-break. Non l’abbiamo giocato con la pressione di quelli già persi in campionato. Il fatto è che al nostro livello c’è molto equilibrio e bisogna stare attenti ai minimi particolari. Non ci si può permettere qualche errore di troppo che invece noi continuiamo a commettere».
Ma è più la soddisfazione per essere arrivati fin qui oppure l’amarezza per aver perso un’occasione che chissà quando si ripeterà? «Entrambe le cose perché giocare una finale con questa squadra è stata una gran cosa, comunque non credo che per alcuni miei compagni non ci sarà un’altra finale. Forse per me sì perchè ormai ho una certa età, ma da noi ci sono giocatori ancora giovani e molto bravi che potranno prendersi la rivincita. Io comunque riesco ancora ad emozionarmi ogni partita, altrimenti avrei già smesso».
E ora come si riparte e con che obiettivo? «Più forti di prima per raggiungere i play off, pensando ad una partita alla volta».