Quest’anno in tanti hanno scoperto Lina Alsmeier. Succede sempre così: quando certe giocatrici vivono un momento in cui la loro dimensione cambia radicalmente, in cui diventano “mainstream”, è come se accendessero un’insegna al neon del proprio nome in mezzo a una strada buia. Nel caso della schiacciatrice classe 2000 de Il Bisonte Firenze, a dirla tutta, la realtà è leggermente diversa: si parla bene di lei da diverso tempo – su YouTube, per esempio, si trovano i video delle sue migliori giocate con la nazionale tedesca – e già nelle scorse stagioni è stata un elemento cardine dell’SSC Palmberg Schwerin grazie alla sua concretezza, alle sue doti fisiche, ma anche a una tecnica di base di alto livello.
Ma il punto è che in pochi, lontano dalla Germania, la consideravano una potenziale top player. Serviva il momento di cui sopra, quello che rende mainstream una giocatrice. Ecco, quel momento è arrivato. Ed è l’ottima annata che sta disputando in Toscana.
Lina, partiamo dall’ultimo capitolo della tua carriera con Il Bisonte Firenze. Come ti trovi? Ti sei ambientata bene in Italia?
“Questa è la mia prima stagione in Italia e fin da subito sono stata entusiasta di vivere in un altro paese, conoscere una nuova cultura e provare un nuovo stile di vita. E devo dire che amo vivere qui! In particolare, penso che Firenze sia una città bellissima e mi piace che ovunque si possa trovare il miglior cibo italiano“.
Come riassumeresti la stagione di Firenze finora?
“Penso che la prima metà di stagione sia stata buona, mentre ora stiamo vivendo una fase apparentemente negativa. Però, vogliamo superare questo momento e chiudere bene l’annata“.
Quali sono i vostri obiettivi per il finale di stagione?
“Per noi sarebbe un grande traguardo raggiungere i Play Off e chiudere la stagione nel miglior modo possibile“.
Come valuti le tue performance e la tua crescita in questa stagione?
“Penso di aver avuto un buon impatto considerando che è la mia prima stagione in Italia. Fin dall’inizio ho trovato spazio e ho giocato molto. Credo di essere diventata una giocatrice su cui la squadra può fare affidamento“.
È stato difficile passare dalla Bundesliga alla Serie A1?
“Devo ammettere che all’inizio sono rimasta sorpresa da quanto sia più alto il livello della Serie A1. Certo, le prime quattro squadre sembrano di un altro pianeta, ma anche le altre non sono semplici da affrontare. Bisogna battagliare sempre con tutti“.
Come ti descriveresti come giocatrice? Quali sono i tuoi punti di forza e in quali aspetti del tuo gioco vorresti migliorare?
“In passato sono sempre stata una giocatrice a cui venivano affidate grandi responsabilità in ricezione e in seconda linea. Invece, qui ho dovuto imparare a migliorare i miei colpi in attacco; a dire il vero, posso ancora crescere in questo fondamentale. Inoltre, credo che tra i miei punti di forza ci sia la capacità di mantenere la calma e la concentrazione nei momenti difficili delle partite“.
In che modo l’esperienza all’SSC Palmberg Schwerin ti ha plasmato? È stata importante per la tua crescita personale?
“Sì, credo che l’esperienza allo Schwerin abbia avuto un ruolo chiave nella mia crescita, anche perché ero ancora molto giovane quando arrivai in quel club. Lì ho avuto la possibilità di competere ad alti livelli e vincere qualche trofeo“.
C’è qualche momento della tua carriera che non dimenticherai mai?
“In generale, ho vissuto tanti bei momenti durante il mio percorso pallavolistico. Tra questi c’è sicuramente la finale di Coppa di Germania che abbiamo vinto nella scorsa stagione. Un altro momento che ricordo con piacere risale all’ultima estate quando con la mia nazionale ho giocato una tappa di VNL a Nagoya: ho sempre sognato di visitare il Giappone ed è stato bellissimo scoprire uno scorcio di questo paese grazie alla pallavolo. Sicuramente mi piacerebbe tornarci un giorno“.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto per il futuro?
“Un grande sogno personale è di vivere in una casa con giardino e prendere un cane, una volta terminata la mia carriera da giocatrice. Prima, però, mi piacerebbe molto partecipare alle Olimpiadi con la mia nazionale“.
Un’ultima curiosità: chi è Lina Alsmeier fuori dal campo?
“Al di fuori della pallavolo sono una persona a cui piace trascorrere momenti spensierati in compagnia dei suoi amici e della sua famiglia. Sono una grande amante del caffè, sempre pronta a provare nuove caffetterie. Quando ho del tempo da dedicare a me stessa, adoro leggere libri immergendomi in un mondo nuovo. Oltre a questo, mi piace anche fare shopping“.
di Alessandro Garotta
