Di Redazione
Il sito internet della CEV prosegue il suo processo di avvicinamento alla Finale di Champions League del primo maggio a Verona attraverso le parole dei probabili protagonisti in campo. Dopo Nimir, Lucarelli e Lorenzetti, in questo caso è stato il centrale gialloblù Srecko Lisinac ad offrire le sue considerazioni in vista di Trentino Itas-Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle.
“Stiamo lavorando molto, insistendo soprattutto su ripetizioni ed intensità di allenamento ed abbinando il tutto con un lavoro tattico, in campo e a video – si legge nell’intervista pubblicata oggi su www.cev.eu – . Durante gli ultimi mesi abbiamo giocato tante partite, senza avere mai di fatto l’opportunità di allenarci per più di due giorni di fila. Adesso invece abbiamo avuto un intero mese senza gare per giocare la partita più importante della stagione. E’ sicuramente una circostanza strana ma dobbiamo sfruttare questo tempo per prepararci nel migliore dei modi. Credo che a questo livello le statistiche non dicano tutto, tant’è vero che forse è più utile guardarle dopo una partita piuttosto che durante il match. Questa Finale si vincerà esclusivamente giocando bene, non solo in battuta ma in tutti i fondamentali. Al servizio noi abbiamo ottimi interpreti ma anche lo Zaksa ne ha. E’ una Finale e credo che farà storia a sè”.
“Lo Zaksa è una squadra che negli ultimi anni ha alzato notevolmente il proprio livello di gioco e ha compiuto un ulteriore salto di qualità proprio nell’ultima stagione – ha proseguito Lisinac, sin qui miglior muratore della manifestazione grazie a 27 punti diretti in questo fondamentale – . Gioca una bella pallavolo ed è difficile da fermare, ma abbiamo la capacità per farlo anche se è presto per dire quale sarà la nostra arma. Sono cose che si decidono all’ultimo momento, almeno dal punto di vista tattico. Toniutti è uno dei migliori palleggiatori al mondo ed è guidato in panchina da Grbic che nel suo ruolo ha fatto la storia di questo sport. Conosco bene il modo di giocare la pallavolo in Polonia e tutti gli atleti contro cui giocheremo a Verona. In Polonia si pratica una pallavolo fatta di pazienza con tanti muri, coperture ed attacchi rigiocati ma a questi livelli non ci sono tante maniere differenti di giocare a pallavolo. Sarà una finale senza segreti; servirà giocare bene e lavorare molto sul servizio, sull’aggressività e sulla concentrazione”.
(Fonte: comunicato stampa)