C’è una sola squadra in campo a Roma: nella semifinale dei Campionati Europei maschili l’Italia incanta i 10mila del palazzo dello sport con una prestazione ai limiti della perfezione, travolgendo in tre set la malcapitata Francia e qualificandosi per la seconda volta consecutiva alla finale, dopo il successo del 2021. Gli azzurri difenderanno il titolo sabato 16 settembre alle 21 contro la Polonia, vittoriosa nella prima sfida di oggi con la Slovenia. Davvero una serata indimenticabile per i ragazzi di De Giorgi che, al di là di un breve passaggio a vuoto nel primo set, dominano in lungo e in largo mandando in delirio il pubblico della capitale: quando esplode il calcistico “po po po po” l’atmosfera è davvero straordinaria, e tra 48 ore si farà il bis!
Non si sa davvero da dove iniziare per descrivere la prova dell’Italia, che viaggia come un treno a dispetto di tutte le difficoltà: dimentica in fretta l’assenza di Russo, resiste senza battere ciglio alle battute al fulmicotone degli avversari (6 ace) e non si spaventa nemmeno di fronte alla disperata rimonta francese nel terzo set (dal 20-15 al 21-20), quando ormai la partita sembrava finita. Anche quando Giani capisce che marca male ed è costretto a giocarsi gli assi Ngapeth e Clevenot, gli azzurri continuano a difendere come forsennati e “aggiustare” anche i palloni più difficili, fino al mani out di Romanò e all’errore di Ngapeth in battuta che chiude i giochi.
I numeri fotografano una gara da incorniciare, con gli azzurri superlativi in attacco (57% di squadra) e sempre efficaci in battuta (5 ace). Si dividono la scena Daniele Lavia, re incontrastato dei primi due set (13 punti con il 59%), e Yuri Romanò (15 con il 58%), ma è Alessandro Michieletto a piazzare due punti decisivi nel finale, e Simone Giannelli a gestire con straordinaria calma anche le situazioni più ingarbugliate. Né si può dimenticare l’impatto di Riccardo Sbertoli, che risolve il primo set con un turno di servizio micidiale. Nella Francia l’unico giocatore in doppia cifra è Barthélémy Chinenyeze, e questo può bastare: i transalpini le provano tutte, ma contro l’Italia di stasera c’è poco da fare.
LA CORNICE – Il Palazzo dello Sport di Roma è andato via via riempiendosi nel corso della prima semifinale e offre un colpo d’occhio spettacolare. Grande boato per l’ingresso in campo degli azzurri, pochissimi i tifosi francesi. Non mancano ovviamente le autorità, tra cui anche il ministro Francesco Lollobrigida. Decisamente troppo lunga la presentazione delle squadre giocatore per giocatore (i francesi si riscaldano mentre gli italiani entrano in campo…), da brividi invece l’esecuzione dell’inno nazionale con il consueto coro del pubblico. Lo speaker richiama subito all’ordine gli spettatori ai primi fischi sulle battute francesi, ma purtroppo alcuni fanno anche di peggio, bersagliando con i laser i giocatori in panchina e inasprendo il battibecco già in corso con gli arbitri.
I SESTETTI – Niente da fare per Russo, che non partecipa nemmeno al riscaldamento dopo l’infortunio nei quarti. Al suo posto confermato Mosca in uno starting six per il resto invariato, con Giannelli in regia, Romanò opposto, Galassi al centro, Michieletto e Lavia schiacciatori e Balaso libero. Anche la Francia non cambia: Brizard in cabina di regia, Patry opposto, Chinenyeze e Le Goff centrali, Louati e Carle in posto 4, Grebennikov come libero.
1° SET – Subito atmosfera da battaglia, con Brizard che piazza un ace (2-3) e Lavia che passa in attacco (4-3). Galassi si fa sentire al centro (6-5), Patry e Le Goff rispondono colpo su colpo. Arriva un ace anche per Mosca (10-9) ma la situazione non si sblocca. Il primo break della partita è a favore della Francia, grazie all’attacco out di Romanò (11-13), e De Giorgi chiama subito time out. Mosca scalda il pubblico con il muro del 14-15, poi va in battuta Giannelli e propizia il pareggio di Lavia: ora è Giani a richiamare i suoi.
Sul 16-16 entra Clevenot, poi tocca a Ngapeth che, subissato di fischi, risponde con un ace (17-18). La replica dell’Italia è però assolutamente micidiale: sul turno di servizio di Sbertoli arriva un controbreak di 5-0 firmato da Lavia e Romanò (22-18). Lavia conserva il vantaggio (23-19), Tillie sbaglia la battuta del 24-20 e Jouffroy fa altrettanto per il 25-21.
2° SET – C’è Clevenot al posto di Carle per la Francia, ma è l’Italia a partire forte, anzi fortissimo: 3-0 con Giannelli, Michieletto e Romanò. Brizard fa ancora male in battuta (4-3), ma Giannelli si esalta di nuovo in attacco (7-4) e, dopo l’errore del 9-5 di Le Goff, Giani è costretto a fermare il gioco. La musica però non cambia, anzi: Michieletto mura Patry, che viene sostituito da Boyer, e Lavia firma il 13-7. Giani richiama ancora i suoi e getta nella mischia Ngapeth, che piazza subito due punti di fila (il secondo con una magia delle sue).
La Francia si rianima, Chinenyeze accorcia sul 14-11 e De Giorgi deve fermare il gioco; arriva però l’errore di Boyer a dare una mano agli azzurri (16-11). L’opposto si riscatta con un vero e proprio missile dai nove metri (18-15) e arriva un altro time out azzurro. Romanò però continua a essere implacabile in attacco (20-16), Rinaldi entra in battuta e si unisce al coro, firmando l’ace del 24-18. Set che termina ancora con un errore in battuta, stavolta di Ngapeth (25-19).
3° SET – Ngapeth e Boyer ancora tra i titolari nelle file francesi, ma sono i soliti Lavia e Romanò a dettare legge in apertura (2-0). Il video check “smaschera” Chinenyeze sull’attacco di Romanò (4-2) e Michieletto allunga per il 6-3. Boyer si fa sentire con un altro ace (6-5), ma Galassi fa ancora di meglio con un turno di battuta spaziale (9-5) ed è time out per Giani. La Francia è in confusione, Giannelli mura Ngapeth e Michieletto colpisce per il 12-6; la battuta di Jouffroy però crea qualche problema (12-9) e De Giorgi ferma tutto.
Gli azzurri dilagano sull’errore di Boyer (16-10), Lavia spinge il vantaggio fino al 18-11, ma ancora non è finita e lo ricorda l’ace di Louati (18-14). Romanò interrompe il break, Giannelli inventa l’impossibile (20-15), ma Ngapeth non si arrende e Chinenyeze mura Mosca (21-18), costringendo De Giorgi a sostituirlo con Sanguinetti. Ora la Francia ci crede: errore di Romanò e altro muro di Chinenyeze per il 21-20. Michieletto fa respirare tutto il palazzetto con un attacco e un ace (23-20), ma Ngapeth e Boyer non ci stanno (23-22). Un gigantesco Romanò inventa il mani out del 24-22, Sanguinetti pesta la linea in battuta, ma il servizio di Ngapeth è out ed è finita: 25-23.
Italia-Francia 3-0 (25-21, 25-19, 25-23)
Italia: Michieletto 9, Giannelli 6, Balaso (L), Sbertoli, Scanferla (L) ne, Bottolo ne, Galassi 5, Lavia 13, Romanò 15, Russo ne, Rinaldi 1, Bovolenta ne, Sanguinetti, Mosca 4. All. De Giorgi.
Francia: Chinenyeze 10, Grebennikov (L), Patry 4, Toniutti ne, Tillie 2, Ngapeth 6, Brizard 2, Boyer 6, Le Goff 4, Bultor (L) ne, Clevenot 5, Louati 3, Carle 2, Jouffroy. All. Giani.
Arbitri: Simic (Serbia) e Vasileiadis (Grecia).
Note: Spettatori 10000, incasso 430mila euro. Italia: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 57%, ricezione 52%-35%, muri 6, errori 19. Francia: battute vincenti 6, battute sbagliate 16, attacco 43%, ricezione 50%-25%, muri 2, errori 21.
di Eugenio Peralta