Di Redazione
Poteva succedere solo nel 2021, l’anno magico dello sport italiano: la nazionale Under 21 maschile conquista la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di categoria per la prima volta nella sua storia, dopo 4 finali perse (l’ultima nel 2019). Lo fa in casa propria, a Cagliari, in un PalaPirastu straripante di pubblico (chissà che ne pensa il Cts…), e chiudendo in tre set con autorità la finale contro la Russia, storica dominatrice della categoria. Un sogno, insomma, che si trasforma nell’ennesima bellissima realtà di questa stagione indimenticabile.
Un successo forse annunciato, ma non certo scontato per la formazione di Angiolino Frigoni, che si era giocata tutte le dosi di brivido nell’incredibile semifinale con la Polonia; in finale invece non c’è storia, se non nel secondo set, in cui la Russia riesce a restare sul filo dell’equilibrio fino al 22-22 ma poi denuncia tutti i suoi limiti tecnici, prima di tutto in regia. Quest’Italia, invece, ha davvero tutto: il talento di Porro e Rinaldi, la fisicità di Stefani e Crosato, la dedizione di Cianciotta e Catania e la classe assoluta di Alessandro Michieletto, ormai un fenomeno di altra categoria, capace di trascinare i compagni con battuta, muro e attacco e soprattutto con lo spirito da leader.
Michieletto, come prevedibile, è stato premiato anche come MVP del torneo iridato; nel sestetto ideale anche Tommaso Rinaldi come miglior schiacciatore, Nicola Cianciotta come miglior centrale, Paolo Porro come miglior palleggiatore e Damiano Catania come miglior libero. Dream team completato dall’opposto Roman Murashko (Russia), dallo schiacciatore Manuel Armoa (Argentina) e dal centrale Karol Urbanowicz (Polonia).
Con questo successo l’Italia conquista l’unico titolo mondiale ancora mancante tra giovanili e Seniores, oltre a completare una straordinaria doppietta in combinazione con il trionfo ai Mondiali Under 20 femminili dello scorso luglio. Al terzo posto si piazza la Polonia, che nella finalina ha sconfitto nettamente l’Argentina per 3-0 (25-16, 25-14, 25-19). Quinto posto per il Belgio grazie al 3-1 sulla Bulgaria, settimo per il Brasile con il 3-0 sulla Repubblica Ceca; a seguire la grande delusa Iran, Canada, Cuba, Thailandia, Egitto, Bahrein e Marocco.
La cronaca:
Azzurri in formazione tipo e subito avanti 2-0 con Cianciotta e Michieletto. La Russia pareggia i conti con l’ace di Murashko (3-3) ma subisce l’immediato break di Stefani a muro (5-3); gli azzurri mantengono il vantaggio con Michieletto e lo ampliano con il servizio vincente di Crosato (9-6). Un attacco di seconda di Porro e un’invasione regalano all’Italia il 15-11 e, dopo il time out, Michieletto firma il più 5 a muro. Arriva anche il 21-14, sempre firmato dal numero 5, e nonostante il doppio ace di Dineykin (23-19) il set si conclude in scioltezza sul 25-19.
Ben diverso l’andamento del secondo parziale, che si apre subito all’insegna del punto a punto, con Murashko in evidenza (3-3). La Russia trova il break con Kurbanov (4-6), Michieletto pareggia i conti, ma è ancora Murashko a mandare i suoi avanti 7-9. Errore di Cianciotta e attacco vincente di Kurbanov per l’8-12; l’Italia però accorcia subito le distanze con Rinaldi (11-12) e resta in scia fino al pareggio dello stesso Michieletto (15-15). È sempre il talento trentino a firmare l’ace del sorpasso sul 19-18; la Russia non molla e con un altro ace di Dineykin ribalta il risultato (20-21). Sul 22-22 però ci pensano Rinaldi e due errori di Kurbanov, a cavallo del time out chiesto dai russi, a decidere il parziale.
La voglia di riscatto della Russia è tutta nel rabbioso avvio di terzo set: tre tentativi di fuga (0-2, 2-4, 4-6), tutti però neutralizzati dagli azzurri, che poi mettono la freccia con Crosato (8-6) e, dopo il time out avversario, volano fino al 10-6 sul servizio di Cianciotta. I russi non mollano: si scatena Dineykin, che recupera quasi tutto lo svantaggio (10-9) ma non riesce a completare la rimonta.
L’Italia resta avanti con Stefani (12-10) e scava di nuovo il break con il muro di Michieletto (14-11). Ancora lo schiacciatore, stavolta con un ace, firma il 17-13, e l’errore di Dineykin per il meno 5 sa tanto di resa. Ennesimo svarione russo in palleggio per il 20-14, Rinaldi firma il 21-15 e il muro di Michieletto (23-16) porta l’Italia a due punti dall’oro. Qui gli azzurri accusano un po’ di braccino con tre errori consecutivi, ma dopo il time out chiesto da Frigoni è Crosato a procurarsi 4 match point (24-19); Murashko annulla il primo, sul secondo è Stefani a mettere giù la palla del trionfo.
Russia-Italia 0-3 (19-25, 22-25, 20-25)
Russia: Anoshko 1, Brazhniuk 5, Dineykin 8, Ionov ne, Kazachenkov, Kurbanov 11, Murashko 15, Fedorov (L), Romanovskii 3, Iutsevich, Vyshnikov, Morozov. All. Nikolaev.
Italia: Catania (L), Ferrato ne, Comparoni ne, Crosato 6, Michieletto 18, Gottardo, Stefani 11, Schiro ne, Magalini ne, Rinaldi 11, Porro 1, Cianciotta 4. All. Frigoni.
Arbitri: Jae-Hyo (Corea del Sud) e Carbajal Mozzo (Uruguay).
Note: Russia: battute vincenti 7, muri 1, errori 24. Italia: battute vincenti 5, muri 7, errori 18.