L’Italia subisce la rimonta della Cina. Non bastano 39 punti di Egonu

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Di Redazione

L‘Italia si ferma a un passo dal capolavoro nella partita conclusiva della pool di Hong Kong della Volleyball Nations League femminile. In vantaggio di due set sulla Cina, le azzurre subiscono la rimonta delle padrone di casa, che vendicano così la sconfitta patita nella ben più importante semifinale mondiale (i sestetti in campo erano quasi gli stessi di un anno fa).

Dopo aver dominato in avvio, la nazionale di Mazzanti paga qualche imprecisione di troppo nei finali degli ultimi tre set, tutti decisi in volata. Non basta alle azzurre una partita strepitosa di Paola Egonu, assoluta protagonista con 39 punti personali, tra cui i “soliti” 6 ace; molto bene anche Cristina Chirichella (11 punti), mentre in attacco funziona solo in parte l’innesto di Pietrini dal quarto set al posto di Sylla.

La Cina, invece, risolve il match proprio grazie alla panchina: fondamentale per raddrizzare la gara l’ingresso di Yingying Li al posto di Gong, anche se a risultare decisive sono ancora Zhu Ting (26 punti) e la centrale Yuan. Un piccolo “giallo” sull’ultimo punto della gara: il Video Challenge richiesto da Mazzanti viene applicato per errore sul “dentro/fuori” anziché sul tocco a muro, che comunque sembrava non esserci.

Nonostante la sconfitta, l’Italia resta al secondo posto nella classifica generale e in ottima posizione nell’ottica della qualificazione alla Final Six. Sarà decisiva la prossima pool in casa, a Perugia (11-13 giugno), in cui le azzurre sfideranno Corea del Sud, Bulgaria e Russia.

1° SET – Mazzanti ripresenta dopo 9 mesi la stessa formazione dei Mondiali, con Malinov in palleggio, Egonu opposto, Chirichella e Danesi al centro, Bosetti e Sylla in banda e Di Gennaro libero. Anche per la Cina il sestetto è molto simile a quello del 2018, con Zhu e Zhang come principali bocche da fuoco. L’avvio dell’Italia va oltre ogni previsione: Danesi con un ace firma subito il 5-1, poi Egonu e Sylla allungano fino al 10-2, mettendo a nudo le difficoltà della Cina in seconda linea. Lang Ping prova a correre ai ripari inserendo Yao e Zeng, il cui turno di servizio permette alle asiatiche di risalire (12-7); Zhang accorcia ancora le distanze (14-10), ma Danesi risponde con due attacchi di fila e le azzurre dilagano con Sylla (20-11). L’Italia concede qualche errore nel finale (22-17) ma chiude agevolmente il set con Danesi sul 25-18.

2° SET – Apertura ancora più devastante del set precedente per le azzurre: subito 2-0 e poi 6-1 sul servizio di Egonu. Dopo l’ace di Sylla (8-2) per la prima volta l’Italia va in difficoltà sul servizio di Yuan (10-7), ma rimedia subito con la stessa Sylla. Il muro di Malinov e l’ace di Egonu riconsegnano alle azzurre un vantaggio notevole (16-9) che la stessa Egonu sigilla sul 18-11. La Cina non molla e risale dal 19-12 al 20-16 sul servizio di Liu, ma ancora Egonu interrompe il break e in battuta si procura il 23-17. L’Italia sembra non avere problemi (24-18) ma si vede annullare ben quattro set point da Yuan e Li prima dell’invasione cinese che vale il 25-22.

3° SET – Il parziale appare da subito più equilibrato dei precedenti: la Cina dà una mano alle azzurre con due errori (7-4), ma pareggia i conti sull’attacco out di Egonu (9-9). Si resta in sostanziale parità fino al 12-12, poi va in battuta Egonu, che propizia due punti consecutivi di Malinov (15-12). Le cinesi non demordono (16-15) e pareggiano di nuovo sul 17-17 grazie all’ispirata Li. Nel serrato punto a punto che segue, l’Italia prova a staccarsi con i muri di Egonu e Sylla (20-18) ma viene subito ripresa. Sul 23-23 Li si procura il set point, e nonostante il time out chiamato da Mazzanti è Yuan a trasformarlo subito con un muro su Egonu (23-25), riaprendo la partita.

4° SET – La Cina ora ci crede, Mazzanti per tamponarla inserisce Pietrini al posto di Sylla. Dopo l’equilibrio iniziale sale in cattedra una straordinaria Egonu con 4 punti consecutivi per il 9-5; le azzurre allungano fino al 12-7, ma le padrone di casa ci sono e si riavvicinano con Yuan (13-11). Egonu prova a fare ancora la differenza con altri due punti in attacco (15-11) e un ace (17-13); l’Italia però commette troppi errori e subisce il controbreak del 18-18. Le azzurre tentano di staccarsi di nuovo (20-18) ma vengono raggiunte da Yuan sul 22-22 e il finale è ancora in volata: la più lucida è la Cina, che ai vantaggi si aggiudica il set portando l’incontro al tie break (24-26).

5° SET – Parte male l’Italia, che va subito sullo 0-2 con due errori di Pietrini in attacco e in ricezione. Sbaglia anche Egonu e la Cina allunga (2-5), ma l’attacco di Chirichella e il muro di Paola tengono le azzurre in corsa (6-7). Dopo un botta e risposta tra Egonu e Yuan, l’errore di Zhu e l’ace di Danesi ribaltano il risultato (10-9). Egonu ancora una volta si fa sentire in battuta per il break del 12-10, Pietrini conferma il vantaggio (13-11) ma poi subisce l’ace di Zhu per il 13-13. Li mura Egonu per il match point e l’attacco di Paola finisce out: 13-15.

Italia-Cina 2-3 (25-18, 25-22, 23-25, 24-26, 13-15)
Italia: Sorokaite, Alberti ne, Malinov 5, De Gennaro (L), Orro ne, Chirichella 11, Danesi 9, Fahr ne, Pietrini 7, Bosetti L. 2, Sylla 16, Egonu 39, Parrocchiale (L) ne, Villani ne. All. Mazzanti.
Cina: Yuan 19, Zhu 26, Yang ne, Hu, Gong, Zeng 3, Zhang 6, Liu 2, Yao 1, Li 14, Lin (L), Ding, Yan 5, Wang (L). All. Lang Ping.
Arbitri: Kang (Corea del Sud) e Shahmiri (Iran).

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