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Lo sport entra in Costituzione: ok definitivo dalla Camera

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La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente oggi la proposta di legge che inserisce nella Costituzione italiana la tutela dello sport. Il provvedimento è passato all’unanimità con 312 sì, come già accaduto lo scorso 4 aprile; anche il Senato aveva dato il via libera in prima lettura il 13 dicembre 2022 e in seconda lettura il 17 maggio. Il testo è composto da una sola norma che all’articolo 33 della Carta costituzionale, in cui è disciplinato l’insegnamento dell’arte e della scienza, aggiunge il seguente paragrafo: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme“.

Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha commentato così l’approvazione del provvedimento: “Da un lato sarà necessario promuovere questa riforma e dall’altro dovremo saperla interpretare e attuare, oltre che nobilitare. Non basta una norma in Costituzione anche se è un passo molto importante, ma sarà fondamentale farla vivere nelle scelte di carattere politico e di governo, nazionale e sul territorio. È un grande gioco di squadra che lo sport insegna ogni giorno. Riconosceremo così il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico in tutte le sue forme dell’attività sportiva“. Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò si è detto “fiero dell’inserimento dello sport in Costituzione, degno riconoscimento del valore civile, sociale e culturale del movimento“.

Tra i principali promotori, nonché correlatore, del provvedimento, c’è l’ex CT della nazionale Mauro Berruto, oggi deputato del PD, che nel 2021 aveva lanciato una raccolta firme a favore dell’inserimento nello sport in Costituzione. Berruto aveva anche collaborato alla stesura della prima bozza della proposta di legge nel febbraio 2022.

Anche Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A femminile, ha commentato l’approvazione della norma: “Il traguardo raggiunto oggi rappresenta un punto di svolta per lo sport in Italia, un riconoscimento, finalmente, dell’importanza dell’attività sportiva per la crescita, la salute e il benessere psicofisico di ogni individuo. Un primo, fondamentale, passo per accelerare gli investimenti nella pratica sportiva e, di conseguenza, sulle strutture, le figure professionali e tutto ciò che possa eliminare le barriere all’ingresso e contrastare l’abbandono, sempre più diffuso“.

Come Lega Pallavolo Serie A Femminile – ha continuato Fabris – il confronto con le istituzioni è sempre stato centrale, non ultimo quello sulla riforma dello sport. Chiediamo ora scelte di governo conseguenti, più risorse per l’impiantistica anche di qualità per favorire i grandi eventi, defiscalizzare in maniera definitiva gli investimenti dei privati a sostegno delle società sportive. Defiscalizzazione, purtroppo, applicata per importi ridotti e per troppo poco tempo nelle scorse annualità, che hanno dimostrato di funzionare generando risorse importanti. Davvero sarebbe un errore non continuare su quella strada“.

(fonte: Ansa, Corriere della Sera)

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