Di Redazione
Annullato un appuntamento tanto tradizionale quanto prestigioso come il Trofeo dei Territori. Per il secondo anno consecutivo il Covid ha di fatto costretto la Consulta Regionale dei presidenti territoriali Fipav della Lombardia a cancellare la manifestazione che mette a confronto le Rappresentative dei Territori composte dai migliori talenti.
«E’ stata una scelta sofferta, dolorosa – sono le prime parole che confermano tutta l’amarezza del presidente del CRL Piero Cezza – ma ben ponderata e dettata dal grande senso di responsabilità che ha caratterizzato la nostra attività nel corso delle ultime annate pallavolistiche».
Considerando il lento miglioramento della situazione pandemica era davvero impossibile organizzare il Trofeo dei Territori?
«E’ vero, fortunatamente i contagi stanno diminuendo e il peggio sembra passato ma portare 18 rappresentative territoriali – 9 maschili e altrettante femminili – nello stesso luogo e negli stessi giorni sarebbe stato un rischio enorme».
Non sarebbe stato possibile organizzare una “bolla” come è stato fatto in occasione del Torneo Wevza disputato a Chiavenna?
«Un conto è chiudere in una bolla 6 squadre, un altro è inserirne e doverne monitorare giornalmente con tamponi 18. Teniamo presente poi che non ci sono solo le squadre ma tutto il personale dell’organizzazione, gli ufficiali di gara. Inoltre gli impianti di gara e i conseguenti spostamenti: ragazzi e ragazze sarebbero stati esposti a possibili contagi con molta più facilità. E aggiungo: in caso di contagio di un atleta, dovendo giustamente rispettare quanto stabilito dalle norme in vigore, la sua Rappresentativa avrebbe in pratica dovuto essere esclusa dalla manifestazione in quanto sarebbe stato impossibile far trascorrere il tempo del necessario isolamento fiduciario prima di farla tornare in campo».
Questa è la seconda edizione che viene annullata a causa del Covid. I ragazzi del 2005 e 2006 e le ragazze del 2006 e del 2007 vedono svanire un’occasione di fare un’esperienza unica e di essere tenuti sotto stretta osservazione dai tecnici federali.
«No! E’ vero che purtroppo per causa di forza maggiore non possono partecipare al Trofeo dei Territori ma non svanisce assolutamente la possibilità di essere monitorati dai selezionatori regionali che infatti continueranno il proprio lavoro in stretta collaborazione e con il supporto di quelli territoriali andando direttamente sui campi di gioco. Volendo semplificare con un’immagine chiara: per queste annate, contrariamente al solito, saranno i selezionatori ad andare dai migliori talenti».
Un lavoro reso possibile anche dalla prosecuzione dell’attività giovanile in tutti i territori lombardi.
«Proprio così. Con tutte le precauzioni necessarie per procedere nella massima sicurezza possibile, siamo riusciti a far ripartire tutti i Campionati giovanili in tutti i Comitati Territoriali e questo deve essere già considerato un vero e proprio successo. Con la speranza che continui anche e soprattutto il miglioramento della situazione pandemica, abbiamo anche già stabilito tempi e modalità per le fasi regionali e nazionali».
Considerata la situazione solo di pochi mesi per non dire di poche settimane, si può dire che il peggio è alle spalle.
«Vero! L’obbiettivo principale era tornare in campo, niente di più. Lo abbiamo realizzato, siamo anche riusciti ad organizzare l’attività nel miglior modo possibile. Andiamo avanti con la massima prudenza ma ora possiamo guardare al futuro sicuramente con maggiore serenità».
(Fonte: comunicato stampa)