SPORTLER Talk

Lorenzetti: “Abbiamo voluto cambiare volto alla nostra squadra”

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Di Redazione

L’allenatore di Trentino Volley Angelo Lorenzetti è stato protagonista ieri sera, assieme al Coach di Aquila Basket Nicola Brienza, della quarta puntata del format social “SPORTLER Talk”, organizzato da Sportler (sponsor di entrambi i Club) sotto l’attenta regia di Alberto Cristani di Sport Di Più Magazine.

Sollecitato dalle domande del giornalista del Corriere del Trentino Stefano Frigo, il tecnico gialloblù ha offerto importanti considerazioni sui svariati argomenti.
I miei principali ricordi del periodo di lockdown? Il primo è sicuramente la voglia di lottare dimostrata dai medici e dagli infermieri, un qualcosa che ha dato un grande senso di emergenza – ha sottolineato – . Fra gli altri, anche il momento in cui è stato deciso di chiudere anticipatamente il campionato italiano; per gente come noi che vive di questo sport è stato particolarmente significativo, perché ci ha fatto capire non potevamo essere una risorsa”.

“Kooy sarà un elemento che mi auguro si dimostri fondamentale – ha continuato Lorenzetti – . Crediamo di aver preso un giocatore che possiede una bella esperienza e che possa produrre un acuto importante. Speriamo di offrirgli il palcoscenico giusto per farlo. La possibilità di impiegarlo in campo con lo status di italiano ci permetterà di cambiare la geometria di questa squadra, impiegando due centrali stranieri in modo da variare il nostro gioco e forse di recuperare il terreno perso negli ultimi due anni. Conosco Dick e credo che l’ambiente di Trento sia ideale per fargli vivere una stagione importante. La pandemia ha cambiato poco il mercato perché molte Società lo avevano già impostato, forse ha penalizzato solo chi doveva ancora chiudere i contratti in maniera definitiva.

Abbiamo voluto cambiare volto alla nostra squadra; quella nuova dovrà scegliere che tipo di pallavolo giocare: o in maniera garibaldina, come io vorrei, o in maniera più tecnica. In attacco ed in battuta possiamo avvicinarci alle prime, dobbiamo lavorare molto invece sugli altri fondamentali e sull’amalgama. Sono fiducioso che riusciremo a diminuire il gap da Civitanova. Ho parlato in questi giorni con Giannelli e l’ho trovato carico e pronto per iniziare questa nuova avventura”.

Lo sport a porte chiuse è un qualcosa che dobbiamo imparare a gestire, anche a livello emozionale – ha concluso Angelo – . Dovremo riuscire ad emozionare il pubblico che ci vede da casa, pur senza avere il feedback che solitamente ci garantisce un palazzetto pieno. Fino ad adesso siamo stati come degli attori di teatro, d’ora in avanti dovremo reinventarci attori di cinema, senza la possibilità però di fare più ciak. In fin dei conti ci emozioniamo anche nelle nostre case quando guardiamo un film. Dobbiamo imparare dagli attori per essere in grado di far arrivare qualcosa ai telespettatori da casa. Quando si tornerà a giocare a porte aperte forse avremo imparato qualcosa anche da questa situazione”.

(Fonte: comunicato stampa)

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