Di Redazione
“Questa per noi era l’occasione per gonfiare il petto dopo tanta sofferenza, l’abbiamo colta anche grazie ad una ricezione che ci ha regalato una certa sicurezza nella fase di cambio palla“. Con queste parole Angelo Lorenzetti, ha commentato a caldo la bella vittoria di lunedì della sua Itas Trentino contro la Lube.
I dolomitici sembrano proprio avere trovato, finalmente, la quadra giusta per poter dire la loro sia in Superlega che in Europa, capace di cambiare assetto e modo di giocare a seconda delle esigenze e, soprattutto, delle disponibilità. Ed è proprio il coach, che intervistato dall’Adige, analizza il buon momento dei suoi: “Siamo riusciti a reagire a una situazione molto difficile, ma dobbiamo tenere presente che dall’emergenza non siamo ancora usciti”.
Ad esempio, c’è ancora Kooy fuori squadra. «Ecco, questo è uno dei problemi che mi sono posto come allenatore. Diciamo che in condizioni normali contro Vibo non avrei mai dovuto farlo giocare. Così come Giannelli non avrebbe dovuto giocare a Verona. Purtroppo però la situazione d’emergenza non ci permetteva di fare alcun tipo di scelta. Ci ha messo in difficoltà e di conseguenza abbiamo dovuto essere creativi e inventarci cose nuove, forse nemmeno ipotizzabili qualche mese fa“.
Sul periodo senza Giannelli, ai box per il virus, il coach commenta così un possibile cambio di equilibri all’interno del taraflex: “Questo senz’altro. Senza averlo programmato, sono emerse quasi naturalmente delle personalità con qualità di leader. Una di queste è, come hanno visto tutti, Nimir. E anche Podrascanin che ha messo a disposizione dei compagni la sua esperienza”.