Di Redazione
Una sconfitta che lascia la squadra trentina con l’amaro in bocca. L’Itas, alla sua ottava finale di Coppa Italia non riesce a sfatare il tabù dell’Unipol Arena, subendo la quarta sconfitta stagionale contro Perugia. Maurilio Barozzi ha intervistato per L’Adige tre dei protagonisti gialloblù.
Così lo schiacciatore Matey Kaziyski “Ci sta di metterci un po’ a entrare in gara, ma stavolta ci abbiamo messo troppo. Molti dei ragazzi non avevano mai giocato una finale di Coppa Italia e senz’altro questo ha un po’ frenato la nostra capacità di essere subito pronti. Poi, alla fine del secondo set, abbiamo migliorato i nostri numeri e siamo rientrati in partita. E’ un peccato perchè avremmo potuto cambiare il corso della gara“.
“Quando si gioca contro squadre così forti, partire male è un handicap che non ci si può permettere” spiega coach Lorenzetti, che ammette di aver avvertito qualche sbavatura iniziale anche in semifinale, contro Milano. Perugia però, a differenza della squadra di coach Piazza, ha accelerato immediatamente e nel giro di pochi scambi la forbice si era già allargata.
“Il rammarico maggiore è per il quarto set. Sai, andare sul 24 pari sarebbe stato un’iniezione di fiducia enorme. Poi non è detto che avremmo vinto il set, ma sarebbe stato bello potercela giocare ancora” continua Lorenzetti, e conclude: “Ancora una volta sappiamo che contro queste squadre bisogna fare un passetto in più per riuscire a vincere. Abbiamo ancora qualche occasione in questa stagione e cerchiamo di riuscire a farlo“.