Di Roberto Zucca
Non è certo una sorpresa vederli in semifinale, perché la Med Store Macerata annovera tra le sue fila alcuni atleti che negli scorsi anni hanno calcato dei taraflex di notevole importanza. Tra questi Lorenzo Calonico è sicuramente uno dei veterani della Serie A. E con Macerata, alla soglia dei suoi primi 40 anni, ha ancora molto da dire:
“Oserei dire, da fare (ride n.d.r.). Siamo stati molto contenti di aver superato i quarti di finale. È una bella serie contro Motta di Livenza, un’ottima squadra che ha concluso la regular season al primo posto lasciando pochissimi punti per strada“.
Ai quarti avete avuto la meglio su Lecce, che è stata un’autentica sorpresa dei play off.
“Una squadra che ha tirato fuori le unghie nel momento più importante del campionato. I play off, lo dico per esperienza, possono ridefinire molto la stagione. Sono un campionato a parte, e bisogna giocarlo partita dopo partita con concentrazione e maturità“.
Macerata annovera tra le fila lei, Monopoli, Dennis e Snippe. Quanto serve l’esperienza in A3?
“Serve nei momenti caldi delle partite importanti, in cui giocatori come loro risultano essere decisivi grazie alla loro grande esperienza. O quando alcuni elementi più giovani hanno bisogno di maggiori certezze in campo. È bello giocare questo campionato proprio per la grande eterogeneità dei giocatori“.
La sua storia pallavolistica la vede protagonista di molte stagioni tra B1 e A2. Dicono sia molto legato alla Sardegna.
“Perché in primis mia moglie è sarda, ho giocato molti anni a Olbia, e perché ho molti cari amici che vivono in Sardegna. Quando finisce la stagione mi trasferisco a Cagliari per trascorrere le vacanze tra famiglia e Beach Volley. Ma anche qui a Macerata mi trovo molto bene. Speriamo di riuscire a portare alla Med Store la serie A2!”.
Quest’anno toccherà il traguardo dei 40 anni. Un bilancio della sua vita in campo?
“Positivissimo. Ma visto la presenza di altri miei coetanei e oltre in campo in A3, mi piacerebbe giocare ancora. Non mi sento ancora pronto per appendere le scarpette al chiodo“.
Pensa un po’ al dopo?
“È capitato, ma non è ancora perfettamente chiaro. Mi piacerebbe rimanere nell’ambito dello sport ma anche fare dell’altro. Mi prendo ancora del tempo per definire il tutto“.