Di Redazione
Con i se e con i ma non si va da nessuna parte nella vita, figurarsi nello sport, ma è certo a questo punto che a Taranto, guardando la classifica, forse qualcuno più che pensare ai punti guadagnati in chiave salvezza ora starà pensando a quelli persi in chiave playoff. La Gioiella Prisma, infatti, oggi occupa momentaneamente l’ottava piazza in classifica con 18 punti in 16 giornate disputate: una in meno di Monza, settima con 22 punti, e una in più rispetto alla coppia di inseguitrici formata da Padova e Cisterna (a quota 17 punti).
“Diciotto punti non sono uno scherzo – racconta coach Vincenzo Di Pinto al collega Giuseppe Di Cera per il Corriere dello Sport -. Sono tanti, ma quest’anno non basteranno. In altre occasioni sarebbero bastati per salvarsi. Non abbiamo tempo di fermarci, bisogna parlare poco e completare l’opera”.
Proprio dalla trasferta di Latina i pugliesi sono tornati a casa a bocca asciutta e con mille rimpianti, ma il bottino pieno è stato conquistato mercoledì contro Ravenna, battuta 3-0 nel recupero della 2° di ritorno, e prossime avversarie saranno proprio Padova e Vibo Valentia. “Contro Ravenna abbiamo rischiato il palleggiatore (Falaschi, uscito anzi tempo pochi giorni fa contro Cisterna condizionando l’esito finale del match, n.d.r.) perché per noi erano tre punti troppo importanti”. Per un Falaschi recuperato in extremis, però, c’è un Laurenzano che preoccupa per un eccesso di generosità: “Purtroppo dobbiamo verificare le sue condizioni, si è procurato una brutta ferita al ginocchio in un recupero” conferma a fine gara l’allenatore rossoblù.