Di Giuliano Bindoni
“Lotta salvezza? È un gran macello, fine alla fine ci sarà da battagliare”. Basterebbero queste parole, pronunciate da Ivan Zaytsev al termine della partita vinta (non senza sudare) da Civitanova su Taranto, per delineare il quadro della situazione in fondo alla classifica. Oppure quelle di Vincenzo Di Pinto, coach proprio della Prisma, che dopo il successo da 3 punti dei suoi ragazzi su Piacenza aveva affermato di non dormire la notte perché “negli anni passati la quota salvezza era stata di 16/18 punti, mentre noi a 23 siamo ancora qui a lottare”.
Già, perché tolta Ravenna, ancora ferma a soli 2 punti e ormai matematicamente condannata da tempo, per la seconda retrocessione sono ancora coinvolte la bellezza di cinque squadre, anche se Cisterna e Verona, appaiate a quota 24, potrebbero già tirare un sospiro di sollievo e contendersi addirittura l’ottava piazza che significherebbe playoff. Chi rischia grosso e, parafrasando Di Pinto, continua a non dormire per nulla, sono Taranto (23 punti), Vibo Valentia (22) e soprattutto Padova (21).
Complici il covid, il lungo infortunio di Nishida e il “mal di pancia” di Douglas Souza, che nel momento più delicato ha pensato bene di fare le valige e tornarsene in Brasile, i calabresi non sono mai riusciti ad esprimere al meglio il loro enorme potenziale, se non forse proprio in queste ultime battute nel disperato tentativo di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona calda. E se la speranza resta ancora viva, il merito è di due grandi imprese, entrambe da 3 punti, centrate tra il 9 e il 19 febbraio: la vittoria nello scontro diretto contro Taranto (3-1 nel recupero della prima giornata) e addirittura lo 0-3 rifilato di prepotenza a Monza alla Vero Volley.
Se fosse andata diversamente, ora parleremmo forse di retrocessione già acquisita, e invece tutto è ancora da scrivere. La penna, però, sarà ancora nella mano di Vibo, perché il match che più di tutti potrebbe decidere le sorti di questa volata finale potrebbe essere quello di domenica 13 alla Kioene Arena. Se i giallorossi conquistassero 3 punti, si porterebbero a una gara dalla fine a +4 su Padova centrando di fatto la salvezza matematica. Se contestualmente Taranto dovesse conquistare 2 o 3 punti contro Modena, sarebbero salvi anche loro e Padova matematicamente retrocessa.
Con un solo punto, invece, Taranto salirebbe a 24 e a +3 su Padova, ma non sarebbe comunque al sicuro, nonostante due vittorie su due negli scontri diretti, perché in caso di arrivo a pari punti sarebbero Bottolo e soci a spuntarla in virtù del maggior numero di vittorie conquistate in campionato (al momento 8 contro 7).
Diversamente, se Padova dovesse battere Vibo, o comunque conquistare un punto, e se Taranto restasse a bocca asciutta contro Modena, il discorso sarebbe rimandato all’ultima giornata dove Taranto sarà impegnata a Milano, Vibo Valentia ospiterà Piacenza e Padova affronterà Modena in trasferta.
L’ordine dei criteri che decreteranno salvezze e retrocessioni (ma anche playoff) è comunque il medesimo: punti, numero di partite vinte, ratio dei set vinti/persi, ratio dei punti realizzati/subiti.
Di seguito il programma delle ultime due giornate in chiave salvezza, ma anche 8° posto, con in grassetto le squadre coinvolte:
12° GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO
Gas Sales Bluenergy Piacenza – Verona Volley (giovedì 10 marzo, ore 20.00)
Gioiella Prisma Taranto – Leo Shoes PerkinElmer Modena (sabato 12 marzo, ore 18.00 – RaiSport)
Consar RCM Ravenna – Top Volley Cisterna (domenica 13 marzo, ore 15.30)
Kioene Padova – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia (domenica 13 marzo, ore 18.00)
13° GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO (domenica 20, ore 18.00)
Top Volley Cisterna – Itas Trentino
Verona Volley – Vero Volley Monza
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – Gas Sales Bluenergy Piacenza
Leo Shoes PerkinElmer Modena – Kioene Padova
Allianz Milano – Gioiella Prisma Taranto