Uno come lui non teme i salti di categoria. Le sfide, le ambizioni e i traguardi da raggiungere, Luca Porro li affronta con l’energia e anche l’inconsapevolezza dei suoi 19 anni. Età alla quale esordirà in Superlega, dopo aver calcato le scene di Prata di Pordenone sia in A3 che in A2. Ad offrirgli la possibilità di un debutto nella massima categoria non poteva che essere la Pallavolo Padova, fucina di talenti e coltivatrice diretta di campioni già dagli anni delle giovanili:
“Padova è una bella opportunità per me. Quest’anno le proposte che sono arrivate le ho valutate con molta attenzione e la scelta è ricaduta sulla Pallavolo Padova proprio per la qualità del progetto e per la possibilità di effettuare un percorso di crescita individuale. È vero, è un ambiente giovane, e sarò ancora più a mio agio per questo. E poi lavorare con un allenatore molto bravo come Cuttini è un’altra ragione che mi ha spinto verso questa scelta“.
Quali sono le aspettative a livello personale?
“Migliorarmi tecnicamente. Per me quest’anno rappresenterà il debutto nel campionato più bello del mondo. Un torneo nel quale certamente la pressione e le responsabilità saranno diverse rispetto alle passate stagioni. Quindi devo farmi trovare pronto sia tecnicamente, sia caratterialmente. Dovrò lavorare da subito su questi due aspetti“.
Della nuova Pallavolo Padova cosa vogliamo dire?
“La squadra a pelle mi piace molto, ha dei nomi molto forti e questo mi porta ad avere la curiosità di cominciare subito“.
Obiettivo?
“Mantenere la categoria e puntare verso il traguardo della salvezza“.
Ha detto che caratterialmente dovrà lavorare ancora in vista della sua prima Superlega. In realtà lei appare un giocatore molto determinato, nonostante la giovanissima età.
“Il desiderio è quello di diventare un giocatore che io definisco al 100%, ossia una persona che fa ciò che gli piace fare, che sente la pressione, ma che gioca con il sorriso e senza il pensiero di sbagliare. Soprattutto mi piacerebbe diventare un elemento in grado di spronare i compagni nei momenti di difficoltà. Il carattere non mi manca, ma in un percorso di crescita è sempre qualcosa che vedo in ottica migliorativa“.
Paolo, Luca, Simone. I “fratelli del volley” Porro. Simone si sta facendo le ossa a Treviso, mentre quest’anno per la prima volta giocherà contro suo fratello Paolo.
“Sì, a fine novembre ufficialmente avverrà la sfida tra Milano e Padova. Pensarci è una bella cosa, soprattutto per le strade che stiamo facendo in questa disciplina“.
Che pensiero fa quando pensa a un incontro del genere?
“Quando si entra in campo non si pensa che dall’altra parte della rete ci sarà mio fratello. È una partita che viviamo con due maglie diverse, e in campo resta solo la voglia di vincere di tutti e due. Però certo, la sensazione è strana. Per ora ci siamo ritrovati contro solo durante qualche partitella in spiaggia con gli amici“.
Le piacerebbe giocare assieme ai suoi fratelli?
“È capitato di fantasticare sulla cosa, e per il rapporto che ci lega le direi che sì, sarebbe bello“.
Tutti e tre fate parte del progetto azzurro, seppur a livelli diversi. Lei a che punto del percorso è arrivato?
“Il prossimo anno sarà l’ultima estate di giovanili con la chiusura dell’Under 23. L’obiettivo è quello di mantenere costante il livello e provare un giorno a diventare parte del progetto seniores. Sarebbe bello anche questo“.
di Roberto Zucca
